“La poesia non cerca seguaci, cerca amanti”, sosteneva, efficacemente, Federico García Lorca, il grande poeta e drammaturgo andaluso. E sono proprio amanti focosi della poesia gli amici di Pasquale Esposito, poeta classe 1947, che organizza, a cadenza mensile, la rassegna poetico-culturale “Poeti in piazza”, un excursus nel cuore storico-artistico di Napoli, in un format che coniuga poesia, arte, storia, cultura e convivialità, attraverso la visita a siti storici della città, la declamazione di liriche da parte dei poeti aderenti all’iniziativa, e la consumazione di un piatto tipico della cucina partenopea in un ristorante caratteristico. Il settimo incontro della kermesse, il 18 gennaio, si è articolato nel Monastero di San Gregorio Armenio, la meraviglia del barocco napoletano nascosta come una perla preziosa all’interno della famosa e storica strada di botteghe presepiali, con la Chiesa, l’annesso Convento e lo splendido Chiostro, considerato uno dei più belli della città. L’intero complesso rappresenta una struttura ricca di storia, spiritualità e sfarzosità barocca. La Chiesa di San Gregorio Armeno o San Biagio Maggiore, popolarmente conosciuta anche come chiesa di Santa Patrizia, protettrice della città insieme a San Gennaro, è uno degli edifici religiosi più antichi, grandi e importanti della città, che custodisce gli straordinari dipinti di Luca Giordano, uno dei più acclamati e prolifici artisti del Seicento, chiamato all’epoca Luca Fa-Presto per la velocità con cui soleva dipingere, anche con entrambe le mani, in preda ad un incessante furore creativo. Le parole delle liriche dei numerosi poeti intervenuti vibravano tra le mura dense di cotanta bellezza e storia, diffondendosi nello spazio eterno al di là del tempo, tra le colte e approfondite spiegazioni di Igor Issorf, e le possenti escursioni vocali del grande tenore Giuseppe Scognamiglio, impegnato in canzoni classiche napoletane. Commenta Pasquale Esposito: “Come scrive Paolo Coelho, il mondo è nelle mani di coloro che hanno coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni. E noi siamo sognatori, perchè siamo poeti, crediamo nella poesia e diffondiamo la poesia in piazza”. Hanno partecipato con i loro versi Giovanna Balsamo, Maria Clotilde Cundari, Emilia Esposito, Pasquale Esposito, Igor Issorf, Merlino Biagio, Enzo Olivieri, Antonio Pascucci, Clara Raffaele, Giuseppe Scogniamiglio, Ciro Sorrentino, Sergio Tierno. Il prossimo appuntamento, per l’ottavo evento, è a Piazza Girolamini, in via dei Tribunali, nel centro storico di Napoli, mercoledi 7 febbraio, alle 11: da lì ci si porterà al Monastero di Santa Chiara e al Chiostro Maiolicato, con visita guidata. Il Chiostro Maiolicato, o Chiostro delle Clarisse, è uno dei quattro chiostri monumentali del monastero, creato nel 1739 da Domenico Antonio Vaccaro, ed è noto in tutto il mondo per la sua straordinaria bellezza, un incanto d’arte e colori. Tutti sono invitati a partecipare: poeti, poetesse, e amanti della poesia, della cultura, e delle bellezze di Napoli. Per adesso hanno aderito: Giovanna Balsamo, Maria Clotilde Cundari, Emilia Esposito, Pasquale Esposito, Angelo Jof Manno Merlino, Biagio Enzo, Olivieri Papaccio, Antonio Pascucci, Paola Petrilli, Anna Perla, Giuseppe Scognamiglio, Sergio Tierno. I miei personali complimenti a questa iniziativa, che documenta la vitalità e importanza che ancora ha la poesia nell’era moderna, caratterizzata dal dominio assoluto della tecnologia, che sembra spazzare via il tempo lento, la riflessione silenziosa, le parole soppesate. E invece la poesia continua ad essere essenziale per l’uomo contemporaneo, col suo linguaggio universale che tocca le corde più intime dei cuori.
Carlo Alfaro
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