Domenica 10 dicembre nella Sala San Tommaso del Duomo di Salerno, alle ore 20, verrà inaugurata la III edizione della rassegna “Concerti in Luci d’artista”, con un concerto lirico “semiserio” dedicato a vizi e virtù del registro tenorile
Di OLGA CHIEFFI
“…..possedeva una musicalità grossolanamente istintiva, a stento di carattere melodico. Afferrava una melodia per sommi capi: quanto a intervalli; gliene sfuggiva il profilo ritmico – pur se questo fosse legato alla parola -; se gli aveste domandato l’ armonia sottostante a tale melodia vi avrebbe guardato come se aveste parlato cinese. E questa melodia non sapeva leggerla; c’era bisogno di qualcuno che con santa pazienza, nota dopo nota, ossia tasto dopo tasto del pianoforte, gliela mettesse in bocca facendogliela memorizzare”. E’ questo il Paolo Isotta, il critico musicale per eccellenza, che scrive di Luciano Pavarotti, il nome a cui si lega la parola tenore. La III edizione della rassegna “Concerti in Luci d’artista”, un percorso di otto concerti, proposto da “Concerti d’estate di Villa Guariglia Winter”, organizzata dal CTA di Salerno in collaborazione con l’Associazione “Amici dei Concerti di Villa Guariglia” con il patrocinio ed il supporto del Comune di Salerno ed il Conservatorio di Musica “Martucci” di Salerno, verrà inaugurata domenica 10 dicembre nella Sala San Tommaso del Duomo di Salerno, alle ore 20, proprio da Contra Tenor, un concerto-semiserio sui vizi e le virtù dei tenori, (tastini, portamento, acuti, punti coronati….) affidato ai 4 Evers Tenors del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno, Achille Del Giudice, Daniele Lettieri, Salvatore Minopoli e Nicola Straniero, con Ernesto Pulignano al pianoforte, il “Povero Ernesto”, il quale porta il nome dell’amante della Norina del Don Pasquale e si diletta in raffinate tragedie in due battute, anagrammi, freddure sui tenori, nonché di simpatiche parodie, che intercaleranno romanze, arie, canzoni, da Puccini a Bizet, passando per Berlin e Tosti, per la regia di Marilena Laurenza. L’evento è esploso nel web, addirittura con un trailer, girato durante le prove, come d’altronde dalla rete è nata l’idea di questo concerto spettacolo, dopo la rivelazione di Povero Ernesto, all’indomani della prima del Don Pasquale allestito quest’anno dal Teatro Verdi di Salerno. Chi sceglie di vivere la sua vita su di un palcoscenico, il teatro lo sposa per intero e attraverso qualche battuta ironica e le più amate arie della letteratura operistica, conosceremo quattro giovani voci tenorili che schizzeranno i diversi volti di questo registro, da Don Josè della Carmen di Bizet, al Federico dell’Arlesiana di Cilea, passando per il Pinkerton della Madama Butterfly, l’addio alla vita di Andrea Chénier, e, naturalmente, “Povero Ernesto! Cercherò terra lontana” dal Don Pasquale, e Calaf col suo atteso “Nessun dorma!”, prima di passare alle più amate romanze da salotto firmate da Tosti nelle parodie di Ernesto Pulignano, e omaggiare la tradizione musicale partenopea dalla Danza di Rossini, uno dei più allegri moonlight in riva al mare, a “Dicitencello vuje!” di Rodolfo Falvo, sino a “Marechiare” e “Passione”, per chiudere con la canzone italiana, l’operetta, fino all’evocazione del crooner della tradizione americana, con il più celebre dei canti natalizi.
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