GIOVEDI 21 giugno 2018 , la comunità parrocchiale di Nostra Signora di Lourdes ricorda il…
GIOVEDI 21 giugno 2018 , la comunità parrocchiale di Nostra Signora di Lourdes ricorda il suo primo parroco con la presentazione del volume di Luisa Stinga.
RASSEGNA STAMPA di Antonino Siniscalchi
Giovedì prossimo 21 alle ore 19, la Comunità parocchiale di Nostra Signora di Lourdes di Sorrento ricorda il suo primo parroco con una celebrazione Eucaristica e la presentazione del libro Don Luigi Verde “La sua vita come carezza di Dio” di Luisa Stinga.
Ecco cosa, in breve, scrive l’autrice nella sua introduzione. “Nell’iniziare il mio elaborato desidero offrire il contributo prezioso di Don Antonino Minieri, attuale parroco della chiesa “Nostra Signora di Lourdes”: Non ho avuto la possibilità di conoscere personalmente Don Luigi.
l miei occhi hanno catturato il suo profilo quando, saltuariamente, mi è capitato di venire nella nostra parrocchia (ricordo un mese di maggio mattutino ai tempi del liceo), ma non ho mai avuto l’occasione di salutarlo o rivolgergli qualche parola. Ma le persone si possono conoscere anche in altri modi, per esempio attraverso il ricordo di altre persone, oppure tramite i “frutti di bene” che hanno lasciato lungo il loro cammino, grazie al loro impegno semplice ma efficace.
ll disegno di Dio sulla mia vita mi ha poitato, da poco piu di tre anni, ad essere
parroco di “Nostra Signora di Lourdes” a Sorrento, ed é stato naturale raccogliere l’eco, i segni, i “piccoli miracoli” compiuti da Don Luigi in questa comunità, che con lui è nata, è cresciuta, si è rafforzata, è arrivata ad una certa maturità, sempre ovviamente desiderosa di camminare e migliorare ancora.
Fin dall’inizio del mio servizio in questa famiglia parrocchiale, ho avuto la sensazione di cominciare in un terreno già arato, di seminare in un solco già tracciato, di spendermi in una casa già riscaldata dall’affetto e dalla dedizione dei confratelli venuti prima di me.
Nel mio primo saluto alla comunità, il 14 settembre 2014. feci anche questa preghiera: “Ovunque proteggi la grazia di tutti i miei confratelli sacerdoti, in particolare coloro che. prima di me, per questa comunità. hanno dato l’anima e tracciato un percorso che saro chlamato a continuare”.
Ovviamente la tensione del cuore non poteva andare, prima di ogni altro, a Don Luigi, che ha avuto il merito di fare il primo passo, che è sempre il più difficile, che ha avuto il coraggio di vivere la sapienza di questo proverbio (modificato): tra il dire ed il fare c’è di mezzo il cominciare.
La lettura della tesi di Luisa mi ha aiutato ancora di più ad entrare nelle pieghe della storia di questo prete semplice, attento ad ognuna delle persone che il Signore gli aveva affidato, tutto proiettato sulle esigenze dei suoi parrocchiani e molto decentrato dalle sue personali. Soprattutto l’ascolto delle testimonianze di coloro che hanno condiviso con lui un pezzo di strada, mi ha aiutato a vedere la sua vita come una carezza di Dio, una firma del suo amore”.
Fonte : PositanoNews.it