Dopo la pubblicazione dei singoli “Fotografia” (guarda il video) e ” ‘E ggioche ‘e prestiggio…
Dopo la pubblicazione dei singoli “Fotografia” (guarda il video) e ” ‘E ggioche ‘e prestiggio “ (guarda il visual video) il trio Suonno D’Ajere, con la pubblicazione del nuovo album “nun v’annammurate”, continua il suo percorso artistico di esplorazione, recupero e rinnovamento del patrimonio canoro partenopeo. L’album sarà pubblicato il 5 aprile dall’etichetta discografica Italian World Beat.
Con questo nuovo lavoro la band pone un ennesimo tassello al suo variegato mosaico sonoro realizzando un album di dieci tracce, tra inediti e rielaborazioni, con due special guest d’eccezione: Raiz e Le Sorelle Marinetti.
I tre giovani autori e musicisti hanno un amore smisurato per la forma canzone napoletana classica e da anni compiono un’accurata ricerca di brani degli ultimi tre secoli ripescando, dall’immenso repertorio a disposizione, armonie, melodie, pathos e ironia.
Questo secondo album dei Suonno d’ Ajere verrà presentato dal vivo il giorno 5 aprile presso il Teatro della canzone napoletana Trianon-Viviani di Forcella, nel cuore antico di Napoli.
Le prevendite sono attive al seguente link e i prezzi dei biglietti sono: Platea e Galleria di Platea 18,00+d.p. e Palchi di I, II e III Ordine 13,00+d.p. https://www.azzurroservice.net/biglietti/in-concerto-suonno-dajere-jgfty/
Dopo i prestigiosi live al WOMEX a Lisbona e al Babel Music XP a Marsiglia, “nun v’annammurate” verra’ presentato anche il 24 aprile a Roma in occasione del Festival Popolare Italiano presso il Museo degli Strumenti Musicali per poi inaugurare un nuovo tour internazionale, e il 16 maggio a Milano presso BIKO.
Irene Scarpato (voce), Marcello Smigliante Gentile (mandolino, mandola, mandoloncello, cori) e Gian Marco Libeccio (chitarra classica, chitarra elettrica, chitarra acustica, cori), provengono da esperienze musicali diverse ma insieme si sono immersi nelle più antiche tradizioni della canzone classica napoletana facendola propria, in maniera originale. Grazie a questo approccio i Suonno d’ Ajere, negli ultimi due anni, si sono consacrati come i nuovi ambasciatori della canzone napoletana all’estero.
L’Amore è il filo conduttore dell’intero album e parte da quello che la band prova per la canzone napoletana, con la sua lingua, le melodie, le espressioni, le vibrazioni che risiedono in essa e che influenza costantemente il lavoro di Irene, Gian Marco e Marcello. E’ spinti da questo amore che i Suonno d’ Ajere presentano anche i due inediti, con l’intenzione proseguire questa importante tradizione, che si dimostra attuale ed universale.
Track by track:
“nun v’annammurate” è un titolo che prende spunto dal brano originale Munno Cane dell’autore Toto Toralbo. Ispirato alla famosissima storia di Filumena Marturano di Eduardo De Filippo, il brano è il racconto in prima persona di una delle tante Filumene della Napoli del dopoguerra, costretta a vendere il proprio corpo per sopravvivere. Il canto di una donna consapevole della sua scelta, determinata e innarrivabile: . Attrice consumata e tormentata per la sua condizione, ma anche desiderosa di vivere la sua giovinezza, torna ogni sera sulla strada come sotto i riflettori di un palcoscenico, per andare in scena ancora una volta. Una canzone d’amore che spiana la strada agli altri nove brani del disco perché d’amore si canti!
L’amore che infrange il giuramento, quello di Ammore Busciardo scritta nell’immediato dopoguerra, che si trasforma in un blues esaltato dalla voce di Raiz:
Un amore leggero dai toni ironici, quello tra una parigina e un napoletano ne Il Vesuvio a Parigi (ospite il trio vocale delle Sorelle Marinetti), in cui l’innamorato sogna che la sua amata si trasferisca a Napoli per coronare il suo sogno d’amore:
L’Amore drammatico di ‘A Gelusia: ;
ancora quello comico di ‘E ggioche ‘e prestiggio: <> ma anche quello per le proprie origini, di Farfariello (Eduardo Migliaccio, fondatore della Neapolitan Macchietta) in ‘Mparame ‘a via d’ ‘a casa mia: o quello per la propria tradizione disposta sempre a prendere nuove forme in ‘O calippese napulitano, dove le strofe melodiche si contrappongono alle danze dei ritornelli.
Il luogo tutt’ora principe dei rifugi degli amanti, Mergellina, che diventa musa ispiratrice .
L’amore come amicizia ambientato nella napoli dopo il terremoto dell’ottanta è quello del brano originale Fotografia, firmato Suonno d’Ajere. L’ironico e sprezzante rifiuto dell’amore in ‘A canzone d’o roccocò dove la donna cantante sbeffeggia gli uomini che la corteggiano; essi diventano dei ridicoli Orlando Furioso o Otello:
Official web & social
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http://www.italianworldbeat.com/
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Fonte : PositanoNews.it