La festività di San Luigi Gonzaga, contitolare della nostra Confraternita, consente di ritrovarci attorno all’Eucarestia,…
La festività di San Luigi Gonzaga, contitolare della nostra Confraternita, consente di ritrovarci attorno all’Eucarestia, anche se non ci è ancora consentito festeggiare con l’intero rione di Santa Margherita, come è accaduto negli ultimi anni.
L’appuntamento è per sabato 19 giugno con la Solenne Celebrazione Eucaristica alle ore 19.30, all’aperto presso il Campetto dell’Oratorio.
La Cappella dell’Oratorio sarà invece aperta nei giorni di domenica 20 e lunedì 21 giugno per la preghiera personale, nei seguenti orari:
– domenica 20 giugno, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00 con Recita del Santo Rosario alle ore 20.00;
– lunedì 21 giugno, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 con Recita del Santo Rosario alle ore 19.30;
Gli appuntamenti si terranno nel rispetto delle normative di contrasto al Covid19. È difatti obbligatorio l’uso della mascherina, la sanificazione delle mani all’ingresso . Si ricorda infine che i posti in Cappella e nel Campetto sono limitati e prevedono il rispetto del distanziamento social
Dal volume “La congrega dei Luigini” di Don Alfredo Amendola
Fondazione della Congrega di Spirito I Origine
“Era il 1872 ed i P.P. della Congregazione della Pia
Alleanza di Napoli, tenendo un corso di Sacra
Missione al popolo di Carotto, lasciarono in seno
alla gioventù un germe di Congregazione di
Spirito. Non è a dire i sacrifìci d’ogni fatta,
sostenuti per tre anni dal Canonico Prefetto e
dagli altri sacerdoti collaboratori, affine dì
mantenere sempre vivo siffatto germe, anzi farlo
sviluppare e venir su rigoglioso e fecondo.
A vista, però, dello sviluppo che codesto germe
andava mostrando d’anno in anno sempre
maggiore, S.E. Rev.ma Mons. Mariano Ricciardi (di
venerata memoria) assegnò a tale scopo la
cappella di San Nicola, sita lungo la strada Luogo
di Carotto, allora in condizioni precarie,
bisognosa, perciò, di restauri, che furono affidati
al suddetto Canonico Prefetto ed agli altri
collaboratori. Con quanto impegno essi si
sobbarcarono a siffatto compito, ben si vede;
infatti, in breve tempo, con gran meravìglia dì
tutti, la cappella di San Nicola fu restaurata e resa
degna d’essere riaperta al culto. Sviluppo
Fu allora che si pensò alla formazione della
Congrega dì Spirito dei Giovani Carottesì e si
pregò il dottissimo e zelantissimo parroco di San
Giorgio Maggiore in Napoli, il Rev.do Don
Gaspare De Luise dei Pii Operai, affinchè
predicasse un corso di esercizi spirituali ai
giovani, che formavano la nascente congrega. Il
Rev.do De Luise, benché fosse assai occupato,
tuttavia accettò e venne a Carotto per parlare ai
giovani e prepararli a vivere spiritualmente
nell’opera che avrebbero fondato. Egli svolse il
suo corso dì esercizi spirituali nella chiesetta
della Confraternita della SS. Annunziata, nella
quale per sei giorni insegnò ai giovani gli scopi
della fondanda Congrega di Spirito e le regole,
che ne reggevano e ne disciplinavano la vita.
Ili
Solenne inaugurazione
“Spuntava già l’alba d’un bel mattino, ed era
quella del 31 ottobre 1875, e la nostra Chiesa
Parrocchiale Collegiale di San Michele Arcangelo
era gremita d’immenso popolo, trattovo sia
perchè giorno di domenica, sia perchè giorno
designato alla grande funzione da compiersi.
Montò sul pergamo il Rev.do P. De Luise e con
grande maestria svolse al vasto popolo serrato
d’intorno l’importanza ed il vantaggio della Congregazione di
Spinto pei Giovani, noi potuto la sera precedente, si
confessavano per ben dispOTsi alla Santa Comunione.
Terminato il sermone, il suddetto padre volle celebrare
egli medesimo il Santo Sacrificio in mezzo ad una corona di
giovani candidati. Venuto il gran momento di porgere a
codesta eletta schiera le carni immacolate del Divin Agnello,
acceso di santo entusiasmo, pronunziò un colloquio tutto
fervore ed unzione.
Quanto è caro, in verità, lo spettacolo d’un’eletta schiera
di giovani, che, sprezzando ogni umano rispetto, innanzi ad
un popolo affollato si avvicinano al Sacro Altare e si
uniscono al loro Dio! Innanzi a cotale spettacolo il prelodato
padre, col cuore sulle labbra, tenne un secondo colloquio, per
a c c e n d e r e gli animi dei comunicati ad un tenero
ringraziamento a Gesù.
Né qui finì tutto. Infatti, adunatisi poco dopo i giovani
candidati nella su accennata cappella di San Nicola, loro
nuovo Oratorio, furono arringati per la quarta volta
dall’instancabile parroco don Gaspare De Luise. Egli,
richiamati alla loro mente i vantaggi spirituali e temporali
della nuova Congrega, e cennate le regole da osservarsi, da
lui stesso compilate, li aggregò formalmente, facendo loro
recitare dietro il suo esempio la formula d’uso. Poscia costituì
i principali uffici, inculcandone il fedele disimpegno;
benedisse una penna bellamente fregiata, e spiegandone l’uso
e additandone il fine, la consegnò al segretario.
Ogni ciglio che mirava tal funzione piangeva per
tenerezza!
Ogni cuore presente in q u e l l ‘ o r a t o r i o in siffatta
congiuntura era commosso da cari e nobili sentimenti! A tale
spettacolo, come pure a vista di tali e tanti sacrifizi a gloria di
Dio ed al bene della gioventù, il Rev.do Parroco di San
Michele Arcangelo, Don Francesco Can. Castellano, (il quale
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era stato pregato di coronare questa inaugurazione col cantico
del Te Deum e la benediziona del Santissimo) non si lasciò
sfuggire di mano sì bella occasione, per disfogare il suo cuore
dinanzi a Gesù in Sacramento, al cospetto di tutti i radunati, e
pronunziò parole sentite, parole soavi, parole tenere,
manifestando dall’intimo una piena di caldi affetti; ed affetti
erano di gioia, di contento, di felicitazione a tutti e
segnatamente al Can. Prefetto della Congrega ed ai Sacerdoti
collaboratori, nonché all’ottimo padre De Luise!
Il 31 ottobre 1875, ch’era cominciato con così lieti
a u s p i c i , finì con grande gioia, perchè giunsero due
telegrammi con due benedizioni. La prima fu quella del
Grande Pontefice dell’Immacolata, Pio IX, ed è la seguente:
“Roma 31,10
Sig. Canonico Michele Castellano Prefetto (sic!) Piano di
Sorrento.
Il Santo Padre concede la B e n e d i z i o n e implorata
n e l l ‘ i n a u g u r a z i o n e della Congregazione dei Giovani
Carottesi.
Card. G. Antonelli
La seconda benedizione fu quella dell’Arcivescovo
Monsignor Mariano Ricciardi, che allora trovavasi a Capri:
Capri 31, 10
Canonico Castellano – Piano di Sorrento
Monsignore ringrazia padre De Luise congratulasi
inaugurazione Congregazione con effusione benedice.
Ardìa
Fonte : PositanoNews.it