In occasione del Giornata della Memoria e per ricordare le vittime della tragedia dell’Olocausto, mercoledì…
Comune di Massa Lubrense. Saranno protagonisti della mattinata la giornalista Titti Marrone, Mario De Simone fratello di una delle vittime dell’Olocausto e gli studenti dell’istituto San Paolo, sezione distaccata di Massa Lubrense con gli studenti delle terze classi degli Istituti Comprensivi Pulcarelli e Bozzaotra.
A fare da filo conduttore il libro di Titti Marrone “Meglio non sapere”, la storia di tre bambini napoletani di origine ebraica che nel 1944 furono deportati ad Auschwitz con le loro madri : le due sorelline Bucci, di cinque e sette anni, ed il loro cuginetto Sergio De Simone di sei .
Come accadeva per tutti i bambini che arrivavano al campo anche loro furono separati dalle mamme ed anche Sergio fu allontanato dalla madre Gisella . Poi, il 29 novembre 1944, proprio il giorno del compimento del suo settimo anno, fu trasferito al campo di concentramento di Neuengamme vicino Amburgo.
Mentre Tatiana ed Andra Bucci riuscirono a sopravvivere e pur dopo tante sofferenze e tribolazioni alla fine della guerra riuscirono a ritrovare i loro genitori, Sergio non tornò più a casa. Fu assassinato nei sotteranei di una scuola di nome Bullenhuser Damm, ad Amburgo. Con lui vennero uccisi altri 19 bambini ebrei. Morirono perchè diventati compromettenti, testimoni scomodi di tante atrocità commesse su di loro, spacciate per sperimentazioni “scientifiche”. Mario De Simone è il fratello di Sergio, nato dopo la guerra.
La senatrice a vita Liliana Segre, in una sua recente dichiarazione paragona i testimoni della Shoah alla tragedia dei migranti, entrambi quasi invisibili nell’indifferenza generale.
Per questo motivo, in un momento di facili revisionismi, di pericolosi episodi di antisemitismo, il Comune di Massa Lubrense non disattende l’appuntamento con la storia ed ha promosso questo incontro dedicato al Giorno della Memoria, alla conoscenza e alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali, ad 81 anni dalla loro infamante promulgazione.
Fonte : PositanoNews.it