Ieri è stata inaugurata a Salerno la mostra del pittore Mario Carotenuto “Autoritratto degli anni Settanta”. Massimo Bignardi, critico d’arte e docente universitario, ha firmato il catalogo e curato l’esposizione che propone 40 autoritratti dell’artista, nella location della Sala San Tommaso del Duomo di Salerno. Il maestro Mario Carotenuto, che ha appena compiuto 95 anni ed è originario di Tramonti, ha realizzato questi autoritratti tra gli anni Settanta e gli anni Novanta. Franco Silvestri, il nipote Amedeo Ternullo, Peppe Barra, Corradino Pellecchia hanno contribuito a rendere speciale questo evento per l’amico Carotenuto, organizzando l’esposizione, mentre la Bottega San Lazzaro è stata la curatrice dell’allestimento emulando il Peppe Natella, che insieme al pittore tramontino diede luogo al Presepe dipinto.
Il Carotenuto pittore, come ama definirsi, viene indicato dal Bignardi come un autore realista, perché in queste opere riesce a proiettare la propria figura nel corso del tempo, in special modo negli anni Settanta e Ottanta, periodo da cui sono estratte la maggior parte delle opere. Gli autoritratti sono degli inediti, infatti molte di queste tele non sono mai state mostrate prima al pubblico, ma l’unicità dell’ “autoritratto”, definizione voluta da Massimo Bignardi proprio in questo senso, esplicita la profonda singolarità delle opere. Carotenuto nel realizzare i propri ritratti ha giocato con dei travestimenti, comunicando oggi sia nostalgia che la spensieratezza per gli anni Settanta, periodo in cui il pittore viveva la frenesia e la vivacità della Costa d’Amalfi dei mesi estivi, i fuochi e le feste patronali, ricordando quelle di Atrani e Scala e il tradizionale pienone di Ferragosto.
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