Nella Chiesa Parrocchiale dei Santi Prisco e Agnello stasera 2 febbraio 2018, giorno della Candelora -Presentazione al Tempio,alle 19.30, tutti i bambini battezzati nel 2017 saranno presentati. Il parroco Francesco Saverio Iaccarino ha avuto questa grande idea in continuità con i principi teologici ebraici, e per la prima volta nella diocesi Sorrento Castellammare si celebrerà la candelora nel senso liturgico più ampio.
Di seguito tre opere meravigliose custodite nelle nostre chiese. Da notare, al di là degli stili pittorici, che nella presentazione al tempio di Vico Equense l’angelo ha la candela.
quadro di Andrea Malinconico (1611-1698) che è presente sull’Altare dell’Oratorio della nostra Confraternita in Mortora e che rappresenta la PRESENTAZIONE al TEMPIO di GESU’.Luigi Iaccarino
presentazione al tempio della Cattedrale di Vico Equense. Attribuita a Jacopo Cestaro, altri a Giuseppe Bonito. Personalmente propendo per Bonito, con riscontro preciso nel quadro al Museo Correale, con Maddalena vista da tergo.
La “presentazione al tempio” presso la Chiesa dei Servi di Maria a Sorrento , meglio nota come la Congregaziungella, ove essa rientra nel ciclo di dipinti del pittore sorrentino Carlo Amalfi dedicato alla vita della Madonna, lavoro eseguito non solo come artista ,ma anche come confratello negli anni 60-70 del 1700.
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Maria e Giuseppe portarono il Bambino al Tempio di Gerusalemme 40 giorni dopo la sua nascita, per «offrirlo» a Dio. Questa cerimonia era prescritta per tutti i figli maschi primogeniti in ossequio al comando di Esodo (13, 2.11-16) e consiste ancor oggi per gli ebrei nel riscatto del bambino tramite un’offerta. Simultaneamente la puerpera compiva l’offerta prescritta dal Levitico per la sua purificazione (12, 6-8). Durante la visita, incontrarono Simeone, cui era stato predetto che non sarebbe morto prima di vedere il Messia. Simeone lodò il Signore con le parole che ora sono note come Nunc dimittis, o Cantico di Simeone, nelle quali annuncia che il Bambino sarebbe stato luce per le nazioni e gloria di Israele, ma anche segno di contraddizione. Subito dopo Simeone profetizzò la sofferenza di Maria. Il Vangelo riferisce anche le profezie messianiche della profetessa Anna, un’ottantaquattrenne vedova che si trovava nel Tempio e identificò anch’essa pubblicamente il bambino come messia. Dopo la cerimonia, la famiglia rientrò a Nazaret. Con la presentazione al Tempio si chiudono i racconti dell’infanzia di Gesù nel Vangelo secondo Luca.
Esodo 13,2
«Consacrami ogni primogenito, il primo parto di ogni madre tra gli Israeliti – di uomini o di animali -: esso appartiene a me».
Esodo 13,11-16
11 Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese del Cananeo, come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te lo avrà dato in possesso, 12 tu riserverai per il Signore ogni primogenito del seno materno; ogni primo parto del bestiame, se di sesso maschile, appartiene al Signore. 13 Riscatterai ogni primo parto dell’asino mediante un capo di bestiame minuto; se non lo riscatti, gli spaccherai la nuca. Riscatterai ogni primogenito dell’uomo tra i tuoi figli. 14 Quando tuo figlio domani ti chiederà: Che significa ciò?, tu gli risponderai: Con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire dall’Egitto, dalla condizione servile. 15 Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore ha ucciso ogni primogenito nel paese d’Egitto, i primogeniti degli uomini e i primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni primo frutto del seno materno, se di sesso maschile, e riscatto ogni primogenito dei miei figli. 16 Questo sarà un segno sulla tua mano, sarà un ornamento fra i tuoi occhi, per ricordare che con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire dall’Egitto».
Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote all’ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un colombo o una tortora in sacrificio di espiazione. 7 Il sacerdote li offrirà davanti al Signore e farà il rito espiatorio per lei; essa sarà purificata dal flusso del suo sangue. Questa è la legge relativa alla donna, che partorisce un maschio o una femmina. 8 Se non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l’olocausto e l’altro per il sacrificio espiatorio. Il sacerdote farà il rito espiatorio per lei ed essa sarà monda».
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