Giuseppe Sarubbi, figlio dello storico: “È stato
uno dei maggiori studiosi di Giustino Fortunato”
Palazzo Reale
Mercoledì 4 luglio 2018
“Un intellettuale rigoroso e mite, un impegnato ed empatico studioso meridionalista, dalle fortissime radici lucane”. Così Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli, ha ricordato lo storicoAntonio Sarubbinel terzo anniversario della scomparsa, in un incontro che si è svolto nel pomeriggio di mercoledì 4 luglioa Palazzo Reale. È stato anche presentato il libro “Il salotto di via Vittoria Colonna – Emilio Scaglione tra Giovanni Amendola e Giustino Fortunato”, una delle ultime fatiche letterarie di Sarubbi, pubblicata postuma dalla casa editrice Homo Scrivens.
L’ingegnere Giuseppe Sarubbi, presente all’incontro, ha poi raccontato: “Mio padre è stato uno dei maggiori studiosi di Giustino Fortunato. È sempre stato vivo in lui il ricordo dell’entroterra abbandonato nell’Italia del dopoguerra, un aspetto fondamentale per la sua formazione meridionalista. Inoltre i suoi genitori avevano una fabbrica. Mio padre sin da giovane è stato a stretto contatto con il mondo operaio e con il tempo ha sviluppato una formazione socialista. Poi, dopo aver lasciato Stigliano, il paese natale, per trasferirsi a Napoli, si è avvicinato al mondo universitario”. In merito al libro, Giuseppe Sarubbi ha aggiunto: “Èun testo attuale. Affronta il tema dell’antifascismo”
All’incontro hanno partecipato anche Marisa Tortorelli Ghidini dell’Associazione lucana “Giustino Fortunato”, il filosofo Berardino Impegno e,in rappresentanza dell’Università di Napoli “Federico II”, i professori Tullio D’Aponte e Clementina Gily.
Antonio Sarubbi (1933-2015) nasce a Stigliano, provincia di Matera. Dopo aver vinto i concorsi come assistente di Storia medioevale e moderna e di Storia delle dottrine politiche, diventa assistente ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università di Napoli “Federico II” e incaricato di Storia moderna all’Università della Calabria. Dal 1982, quale docente di ruolo, in seguito a chiamata della facoltà di Scienze politiche dell’Università di Napoli, insegna Storia delle istituzioni politiche e, in qualità di supplente, Storia delle dottrine politiche. Insegna anche all’Accademia Aeronautica dal 1996al 2001 e,a partire dal 2000,alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli “Parthenope”.
In merito all’attività forense, esercitata sin dal 1961, Sarubbi riceve nel 2001 la medaglia d’oro per “…l’esercizio della professione con probità e diligenza”. Dal 18 dicembre 1992 è ammesso al patrocinio davanti alla Suprema Corte e alle Corti superiori, di fronte alle quali ha discusso processi civili, amministrativi e tributari di grande rilievo. Dal 1992 al 2008 è Giudice Tributario della commissione tributaria regionale della Campania. Notevole importanza hanno avuto nella sua formazione l’opera di Gaetano Salvemini, Carlo Levi e Rocco Scotellaro, con cui ha un rapporto culturale fecondo durante il suo soggiorno a Portici, alla scuola di Manlio Rossi-Doria. È stato condirettore della rivista “Socialismo settanta” e ha pubblicato articoli e saggi politici su numerosi periodici.
Fonte : PositanoNews.it