Dagli inviati di Positanonews e Positanonewstv Dopo l’Explosion Studio nell’Anfiteatro, il percorso “In the Volcano” troverà naturale…
Dagli inviati di Positanonews e Positanonewstv
Dopo l’Explosion Studio nell’Anfiteatro, il percorso “In the Volcano” troverà naturale completamento nella mostra al MANN.
Particolarmente evocativa l’installazione della tela di 32 metri nella sala del Toro Farnese: qui, tra gli archi e le volte, essa si presenterà come un affresco sul soffitto.
L’itinerario di visita si svilupperà, poi, tra le tele e gli oggetti “scavati”, che saranno collocati, insieme ai dipinti con la polvere da sparo creati a New York, nelle collezioni permanenti museali.
Se Cai Guo-Qiang reinterpreterà i capolavori dell’antica statuaria, dall’Ercole Farnese alla Venere Callipigia, rileggendoli con le suggestioni dei colori della polvere da sparo, uno sguardo originale sarà dedicato alla vita quotidiana degli antichi romani, ricostruita grazie a vasi e manufatti in terracotta esposti su semplici piattaforme.
Per concludere il viaggio, una barca, ancorata alla parete e affiancata dagli affreschi di Pompei, rivelerà il segreto atemporale di un’esperienza artistica sempre in fieri.
“Grazie all’opera di Cai Guo-Qiang, il folclore, le suggestioni e la potenza delle tradizioni orientali si collocano, prepotenti, nelle sale del MANN, dimostrando che la condivisione culturale nasce da un’analoga capacità di guardare il mondo con la curiositas di cui parlavano gli antichi”, afferma il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.
“Quando l’eruzione del Vesuvio seppellì le antiche civiltà greca e romana, la natura creò un capolavoro avente come medium la catastrofe, preservando eredità monumentali come una capsula del tempo-spazio… – dichiara Cai Guo-Qiang – L’energia repressa del vulcano si accumula fino a quando non può essere più contenuta, portando a un’esplosione sfrenata! Un tale stato naturale può anche essere trovato nella natura umana e nella nostra condizione sociale, e anche in risonanza con la natura dei miei decenni di lavoro con la polvere da sparo… Per questo progetto, ho cercato di lasciare che gli ormoni prendessero il comando, per creare qualcosa che avesse un tocco di ferocia. In un periodo in cui le persone spesso si sforzano di essere eccessivamente civilizzate, lucidando con cura, “ripulendo” le loro opere e persino i concetti che tentano di spiegare il significato dei loro lavori. Non posso semplicemente inscenare un’eruzione incontrollata, richiamando il vulcano e il giorno del giudizio di Pompei? Un evento del tutto inaspettato, qualcosa che arriva proprio sulla nostra strada! “
Jérôme Neutres, curatore della mostra, aggiunge: “Pompei è più di un museo, è la città delle immagini, con le sue case ricoperte di affreschi e mosaici, dal pavimento al soffitto. La città sembrava vivesse con l’arte. Il dialogo con Pompei per Cai Guo-Qiang investe questo mondo di immagini e la sua immaginazione. Per questa mostra, Cai Guo-Qiang ha usato nuovi mezzi di creazione, rinnovando il suo gesto con l’uso di vetro, specchio, marmo, ceramica, gesso … L’artista ha trovato nella cultura e nella storia artistica di Napoli e della Campania nuovi media con cui realizzare i suoi dipinti-esplosioni. Questo dialogo si materializza nella scenografia della mostra allestendo le opere di Cai Guo-Qiang all’interno delle collezioni, tra le opere di Pompei, creando una sorta di caccia al tesoro, avanti e indietro tra passato e passato ed effetti speculare tra l’estetica di Pompei nel primo secolo e l’arte eminentemente contemporanea di Cai Guo-Qiang.”
La mostra sarà accompagnata da un catalogo (pubblicato dalla casa editrice Silvana Editoriale in inglese e in italiano, cui seguirà a un’edizione cinese edita da TCREATIVEMEDIA). Un video-documentario diretto da Shanshan Xia (disponibile al pubblico in visita al MANN) accompagnerà la mostra.
Biografia CAI
Cai Guo-Qiang (1957, Quanzhou, Cina) si è formato presso l’Accademia Teatrale di Shanghai. Ha lavorato con diversi media artistici, tra cui disegno, installazione, video e performance. Durante il suo soggiorno in Giappone, dal 1986 al 1995, ha esplorato le proprietà della polvere da sparo nei suoi disegni, avviando un percorso di ricerca che ha portato allo sviluppo degli eventi esplosivi che oggi realizza. Attingendo alla filosofia orientale e legandosi alle questioni sociali contemporanee, le sue opere stabiliscono uno stretto dialogo tra gli spettatori e l’universo più vasto che li circonda. La sua arte e, in particolare, le installazioni esplosive sono permeate da una forza che trascende il piano bidimensionale, fornendo allo spettatore una suggestiva fonte d’ispirazione.
Cai Guo-Qiang ha ricevuto il Leone d’Oro alla 48° Biennale di Venezia del 1999, il Premio Cultura al 20°Asian Culture Prize di Fukuoka del 2009, ha vinto il Barnett e Annalee Newman Foundation Award nel 2015 e il Premio Bonnefanten per l’Arte Contemporanea (BACA) nel 2016. Nel 2012, è stato tra i cinque vincitori del prestigioso Praemium Imperiale, un Premio alla Carriera nelle Arti. Inoltre, è stato anche tra i cinque artisti che hanno ricevuto la Medaglia d’Arte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per il suo eccezionale impegno nello scambio culturale internazionale. Nel 2008, Cai è stato direttore degli effetti speciali e visivi per le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi estive a Pechino.
Tra le sue mostre personali e progetti, si ricordano Cai Guo-Qiang on the Roof: Transparent Monument, al Metropolitan Museum of Art, New York nel 2006 e la retrospettiva I Want to Believe, che ha aperto al Solomon R. Guggenheim Museum, New York nel 2008
La sua prima mostra personale in Brasile, Da Vincis do Povo, itinerante in tre città del Paese nel 2013, è stata la mostra più visitata da un artista vivente in tutto il mondo con un milione di visitatori. Nel giugno 2015, Cai ha creato l’evento esplosivo Sky Ladder Off (Huiyu Island, Quanzhou, in Cina), opera che è diventata soggetto del documentario prodotto da Netflix del 2016 Sky Ladder: L’arte di Cai Guo-Qiang, diretto dal vincitore dell’Academy Award, Kevin Macdonald.
Cai Guo-Qiang:Fireflies è stato il più grande progetto di arte pubblica realizzato negli Stati Uniti dall’artista negli ultimi dieci anni e lanciato a Philadelfia nel settembre 2017. Il più recente evento esplosivo, City of Flowers in the Sky, si è tenuto a Firenze nel novembre 2018. Le mostre personali includono Cai Guo-Qiang: October al Pushkin State Museum of Fine Arts, Mosca, Russia (2017); e Flora Commedia: Cai Guo-Qiang agli Uffizi, alla Galleria degli Uffizi di Firenze (2018).
Attualmente vive e lavora a New York.
Fonte : PositanoNews.it