C’è un mito da sfatare subito. Quella di San Lucia (il 13 dicembre) non è la notte più lunga che ci sia, nonostante la rima venga benissimo. Non è la notte più lunga dell’anno e di conseguenza il giorno più breve. Prima dell’introduzione del calendario gregoriano, nel 1500, era vicina al solstizio d’inverno, ma con il nuovo calendario c’è una differenza di poco più di una settimana. Bisogna aspettare il 21 per la notte con la maggiore durata dell’anno, la notte del solstizio d’inverno. Tanti sono i proverbi su Santa Lucia: “Da Santa Lucia il freddo si mette via”; “Santa Lucia con il fango, Natale all’asciutto”, “Da Santa Lucia a Natale il dì s’allunga quanto un passo di cane”.
Per conoscere Lucia bisogna andare nella Siracusa fra la fine del 200 e l’inizio del 300 dopo Cristo. Era una giovane di famiglia ricca, orfana di padre. Pregando Sant’Agata per la salute della madre ebbe una visione della santa che le rispondeva: «Perché chiedi a me quello che puoi ottenere da sola?» La ragazza decise di consacrarsi al Signore dopo la guarigione materna e destinò tutto il suo patrimonio ai poveri.
Santa Lucia viene festeggiata in tutto il mondo e diverse sono le tradizioni. In alcune province del Nord Italia il giorno del 13 dicembre è atteso con gioia dai bimbi al pari di Babbo Natale e della Befana, in quanto la Santa in groppa al suo asinello porta doni ai bambini buoni.
Ricordiamo che Santa Lucia, protettrice di ciechi, oculisti, elettricisti e scalpellini, viene invocata nelle malattie agli occhi.
falò di sant’Agata
La redazione augura a chi porta il nome Lucia un felice onomastico.
L’articolo La notte di Santa Lucia non è la notte più lunga che ci sia proviene da Positano News.