Era l’Italia degli anni di piombo, in tv trasmettevano per la prima volta “Happy Days” e alle radio spopolava Battisti. Nola, sempre poco incline a lasciarsi scuotere dalle novità, pure risentì del clima politico teso di quel periodo. Il sindaco era Aniello Napolitano, il Vescovo Guerino Grimaldi. I Gigli, ovviamente, c’erano: eterno sfondo e incessante colonna sonora della storia di Nola, la Festa dei Gigli di quell’anno viveva il primato di una presenza artistica prestigiosa, quale la Nuova Compagnia di Canto Popolare. C’erano le associazioni di parrocchia, le congreghe, gli scout, l’Archeoclub di Luigi Vecchione. Un giorno, il 12, dell’ottobre del ‘77 viene formalmente costituita l’associazione attiva già dal 1967 con Giuseppe Di Lauro, Luigi Pierno ed Emilio De Feo. Portava già nel nome la sua missione. Una “Pro Loco”, come in Italia ce ne erano tante già e stavolta il luogo da promuovere era Nola. I padri di questa felice e fortunata avventura furono sette, il più giovane aveva 24 anni, Aniello Taurisano, il più anziano aveva 60 anni e sarebbe diventato il primo presidente della storia Pro Loco, Cesare Soprano (1977/81). Con loro, altri sognatori: Vito Cioffi, Filippo Renato De Luca, Giuseppe Di Lauro, lo stesso della fase di rodaggio, Luigi Imparato, Bruno La Manna, Alfonso Russo, Giuseppe Tudisco, Leonardo Vitolo. Dopo di loro altri, tanti, tutti accomunati da una caratteristica: credere in Nola. Di questo esercito di volontari, soci, sostenitori, rappresentanti del consiglio della Pro Loco, spiccano i nomi dei presidenti che hanno avuto l’onere e l’onore di guidare un’associazione in vista e che ha sempre suscitato tante aspettative: Gaetano Minieri (1981/83 – 1983/86), Paolino Franzese (1986/90), Gaetano Profeta (1990/93), Luigi Buonauro (1993/96 – 1999/2002 – 2002/04 – 2007/10), Alfonso Maria Russo (1996/99), Alfonso Ferrante (2004/07) e Carmelo Martinez, presidente in carica al secondo mandato. Una storia di uomini che è un po’ la storia della città dove per 40 anni l’associazione ha operato nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale e non solo, dal 1983 al 2003 presso la sede ubicata nei locali del palazzo di città. I primi anni della Pro Loco di Nola, infatti, furono di stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, che ogni mese di giugno affidava proprio all’associazione l’organizzazione dei festeggiamenti civili relativi alla solennità di San Paolino. Una consuetudine che tuttora, in sinergia con altre associazioni e nuovi organismi comunali deputati a ciò, la Pro Loco porta avanti occupandosi della promozione del Giugno Nolano e della Festa dei Gigli. Le eccellenze nolane, monumentali, folkloriche ed anche umane, sono state sempre materia di lavoro per l’associazione, che è stata pioniera in campo di accoglienza e informazione turistica in zona di concerto con l’EPT di Napoli. È in questo ambito che si inserisce l’istituzione del primo Ufficio Informazioni Turistiche presso la sede di via Giordano Bruno e la pubblicazione della prima guida turistica di Nola nel 1993, preceduta e seguita da una moltitudine di pubblicazioni, brevi, di orientamento e monografiche sulla storia e il patrimonio culturale di Nola. Gli autori di questa collezione libraria, in parte edita dalla Pro Loco con il nome “Genius Loci”, sono firme stimate e amate anche fuori dal contesto cittadino: Luigi Ammirati, Leonardo Avella, Antonio Fusco, Giuseppe Giusti, Franco Manganelli, Aniello Montano, per citare solo i nomi più ricorrenti. In questa copiosa produzione editoriale si annovera inoltre la realizzazione e stampa del periodico “Informacittà” dal 1997. In questo ampio programma culturale un ruolo prioritario ha assunto, specialmente negli ultimi anni ’90, la figura di Giordano Bruno, in memoria del quale sono stati organizzati numerosi momenti di riflessione, con la partecipazione di studiosi di calibro internazionale, ed eventi espressamente dedicati ai giovani e Bruno: “I giovani incontrano Bruno” (1998), “I giovani interpretano Bruno” (1999) e “I giovani spiegano Bruno” (2000).
Non solo cultura, la Pro Loco in questi quattro decenni di attività ha avviato anche piccoli grandi appuntamenti ricreativi entrati ormai nel cuore della collettività, come la “Mascherina d’Argento”, la manifestazione dedicata ai più piccoli nata dal Carnevale del 1999, o la Sagra del Tutero e dell’Ombrello. Mostre d’arte e mostre di artigianato presepiale, presentazioni di libri e gite culturali, raccolte fondi e vendite di beneficenza per enti assistenziali locali e nazionali.
Dal 2003 la Pro Loco di Nola risiede nell’antica chiesa di San Giuseppe, un edificio cinquecentesco, occupato dalla Congregazione dei Giuseppini all’inizio del ‘900 e dopo qualche tempo abbandonato. L’associazione ha avuto il beneficio di usufruire del bene in comodato d’uso dal Vescovo Umberto Tramma prima e dal Vescovo Beniamino Depalma appena insediato a Nola; ha recuperato il bene a spese sue, con il contributo della cittadinanza e con la direzione dei lavori gratuita del socio Nicola Di Stasio. Oggi la sede associativa, intitolata a Monsignor Tramma, è uno spazio polivalente, attrezzato per conferenze, videoproiezioni e mostre e dispone di un desk di accoglienza turistica, una biblioteca, una bacheca informativa. È inoltre sede accreditata per il Servizio Civile Nazionale. “Questo importante anniversario non può che essere una festa per tutta la città” dichiara Carmelo Martinez, presidente della Pro Loco Nola Città d’Arte “I 40 anni della Pro Loco sono la dimostrazione che l’impegno, che altri nolani come noi hanno offerto per questa città, ha avuto seguito. Ci fa sperare, ci insegna che nonostante tutte le difficoltà che si incontrano, come singoli o come collettività, bisogna provare a lasciare un segno e bisogna insistere, non arrendersi mai. Sabato 11 novembre sarà la festa di chi ha avuto coraggio, di chi è stato generoso e di chi lo sarà, continuando con noi la bella e lunga storia della Pro Loco di Nola”.
L’associazione lungo questi anni ha lavorato spesso con le altre realtà del terzo settore del territorio ed è partner di valenti e duraturi progetti come il Premio Ruperto da Nola, in collaborazione con Slow Food Agro Nolano, Il Premio Paoliniano dell’omonima associazione, il Certame Internazionale Bruniano, organizzato dal Comune di Nola in rete con numerosi enti locali. Mani sul locale e occhi sull’orizzonte nazionale UNPLI, invece, l’associazione nolana è infatti inserita nella rete delle Pro Loco d’Italia e in virtù di ciò è ente accreditato presso l’Unesco per la salvaguardia dei patrimoni immateriali. Dal Comitato Unpli Provinciale di Napoli sono giunti gli auguri del presidente Ciro Mainini: “La Pro Loco di Nola è tra le Pro Loco più longeve della Campania e rispecchia in pieno il ruolo di sentinella del territorio. La sua presenza è fondamentale nella grande famiglia Unpli”.
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