Canti e suoni della Napoli antica in un Cunto antico assai. Lo‘rre, e’ vecchie, e’…
Canti e suoni della Napoli antica in un Cunto antico assai. Lo‘rre, e’ vecchie, e’ ffate e a’ affatazione in un Cunto d’amore, di invidia e di passione.
Il Cunto de li Cunti di Gianbattista Basile – il Boccaccio napoletano come lo ebbe a definire Croce – e’ una celebre raccolta di fiabe in antico napoletano a cui hanno attinto tra gli altri Perrault e i fratelli Grimm. Destinato alla recitazione e all’intrattenimento di corte, il Cunto si presta “naturalmente” all’interazione e all’elaborazione ludica collettiva. In particolare la grandissima musicalita’ dell’antica lingua, genialmente manipolata e enfatizzata dall’autore, ne rende immediata la contaminazione con i coevi canti del repertorio popolaresco: musica e recitazione si integrano sullo stesso piano espressivo.
La Vecchia Scorticata – Cunto fra i piu’ famosi in cui si mescolano mirabilmente elementi magici, grotteschi e passionali – viene rivisitata e riproposta in una versione in cui la musica fra da contrappunto al testo esaltando il compiaciuto gioco letterario e linguistico, coinvolgendo lo spettatore in un incanto musical-narrativo che ne restituisce intatto l’originario splendore.
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Fonte : PositanoNews.it