L’arte del muretto a secco riguarda il know-how relativo alla realizzazione di costruzioni in pietra…
L’arte del muretto a secco riguarda il know-how relativo alla realizzazione di costruzioni in pietra accatastando pietre l’una sull’altra,senza l’utilizzo di altri materiali, tranne che a volte in terreni asciutti. Le strutture in pietra a secco sono distribuite nella maggior parte delle aree rurali – principalmente in terreni scoscesi – sia all’interno che all’esterno degli spazi abitati, sebbene non siano sconosciuti nelle aree urbane. La stabilità delle strutture è assicurata dall’attenta selezione e posizionamento delle pietre, e le strutture in pietra a secco hanno modellato numerosi e diversi paesaggi, formando vari modi di abitazione, agricoltura e allevamento. Tali strutture testimoniano i metodi e le pratiche utilizzate dalle persone dalla preistoria ad oggi per organizzare il loro spazio di vita e di lavoro ottimizzando le risorse naturali e umane locali. Svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle frane, delle inondazioni e delle valanghe e nella lotta all’erosione e alla desertificazione della terra, aumentando la biodiversità e creando condizioni micro climatiche adeguate all’agricoltura. I portatori e i praticanti includono le comunità rurali in cui l’elemento è profondamente radicato, così come i professionisti nel settore delle costruzioni. Le strutture in pietra a secco sono sempre realizzate in perfetta armonia con l’ambiente e la tecnica esemplifica un rapporto armonioso tra uomo e natura. La pratica viene tramandata principalmente attraverso l’applicazione pratica adattata alle condizioni particolari di ogni luogo.
Benessere Giovani – Ravello Focus1 –Comune di Ravello -Fondazione ITS BACT -Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali -Fondazione Ravello -Associazione giovanile Oscar Niemeyer
in collaborazione con
Regione Campania e Ordine degli Ingegneri di Salerno
con il patrocinio di
Ordine degli Ingegneri di Napoli
organizzano il
SEMINARIO DI STUDIO
Ravello, Villa Rufolo
Sabato 9 marzo 2019, ore 9.30 – 17.00
Chairman: Francesco Caruso – Già Ambasciatore italiano all’UNESCO
1 FOrmazione CUltura e Spettacolo a Ravello per i giovani – Progetto Centro Polivalente Giovanile
2 Paesi proponenti: Italia insieme alla Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera.
Territori italiani presenti nel dossier approvato: Costiera amalfitana, Cinque terre, Pantelleria, Salento, Valle d’Itria e Valtellina.
Decisione Comitato intergovernativo Unesco
Art of dry-stone walling, knowledge and techniques Inscribed in November 2018 (13.COM) on the Representative List of the
Intangible Cultural Heritage of Humanity.
Ore 9,30 – Saluti di benvenuto
• Salvatore Di Martino – Sindaco Comune di Ravello
• Aniello Di Vuolo – Presidente Fondazione ITS BACT
• Alfonso Andria – Presidente Centro del Centro Universitario Europeo sui Beni Culturali
• Mauro Felicori – Commissario Fondazione Ravello
• Pierluigi Buonocore – Presidente Associazione giovanile Oscar Niemeyer
Ore 10,15 – Apertura lavori: Giuseppe Pagliarulo – Responsabile progetto Benessere Giovani – Regione Campania
Focus Group: “I muretti a secco – Un segno tangibile del paesaggio culturale da tutelare”
“Punti di vista tecnico-scientifici e Istituzionali (culturali, storici, paesaggistici, strutturali, topologici, giuridici,
agronomici, ambientali, amministrativi ed economici)”
Introduzione: Giovanni Villani – Responsabile Settore Beni Architettonici della Soprintendenza Archeologia,
Belle arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino
Conduce: Ettore Nardi – Consigliere Ordine Ingegneri di Napoli e Co-rappresentante Giovani UNESCO Campania
Sono previsti contributi di:
In ordine alfabetico
• Michele Brigante – Presidente Ordine degli Ingegneri di Salerno
• Pasquale Caprio – Presidente Ordine degli Architetti di Salerno
• Sabatino Ciarcia – Consigliere Ordine dei Geologi della Campania
• Edoardo Cosenza – Presidente Ordine degli Ingegneri di Napoli
• Amedeo D’Antonio – Regione Campania – Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
• Leonardo Di Mauro – Presidente Ordine degli Architetti di Napoli
• Giuseppe Gaeta – Direttore Accademia Belle Arti di Napoli
• Giovanni Gentile – Consigliere Ordine degli Agronomi di Napoli
• Carmine Maisto – Presidente Ordine degli Agronomi di Salerno
• Franco Peduto – Presidente nazionale Ordine dei Geologi
• Renata Picone – Direttore della Scuola di Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio
– Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Sono state invitate le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli e delle Province di Napoli
e Salerno – Avellino.
Ore 13,00 – Light lunch
Ore 14,15 – Tavola rotonda
Valori del patrimonio immateriale “arte dei muretti a secco”: verso un piano di azione per la conservazione
e la valorizzazione nel Terzo Millennio
Chairman: Maurizio di Stefano – Presidente Emerito ICOMOS
Proposta di Linee di indirizzo per un Piano azione: Fondazione ITS BACT e Centro Universitario Europeo di
Ravello – Università degli Studi di Napoli “Luigi Vanvitelli” – Dipartimento Architettura (Nello Savarese –
Ferruccio Ferrigni – Nicola Pisacane)
Conduce: Paolo De Nigris – Giornalista
Sono previsti contributi di:
In ordine alfabetico
• Donato Aiello – Presidente del Patto territoriale della Penisola Sorrentina
• Federica Brancaccio – Presidente ACEN – Associazione Costruttori Edili di Napoli
• Giovanna Campitelli – Vice Presidente Associazione Parchi e Giardini Italiani
• Tristano Dello Ioio – Presidente Parco dei Monti Lattari
• Filippo Diasco – Direttore Generale Politiche Agricole e Forestali della Regione Campania
• Giuseppe Guida – Presidente GAL Terra Protetta Scarl
• Pamela Larocca – Architetto PLAKAUD Architecture Studio
• Michele Lastilla – Coordinatore Rete Antenna Puglia per la ricerca e l’innovazione
• Corrado Martinangelo – Presidente nazionale Agrocepi
• Carmine Nardone – Presidente Futuridea innovazione utile e sostenibile
• Alfredo Nicastri – Istituto Scolastico “Marini-Gioia” di Amalfi
• Giuseppe Oliviero – Vice presidente nazionale CNA
• Paolo Pisciotta – Dirigente Istituto di Istruzione Superiore “Sannino – De Cillis” di Napoli
• Rosanna Romano – Direttore Generale Turismo e Beni Culturali della Regione Campania
• Maria Somma – Autorità di Gestione FSE – FSC Regione Campania
• Massimo Stoffella – Rappresentante della “Scuola Trentina della Pietra a Secco”
• Vincenzo Tropiano – Direttore Coldiretti Salerno
Sono invitati a partecipare: Sindaci dei Comuni della costiera amalfitana e della penisola sorrentina, Istituti
Scolastici Secondari Superiori del territorio, Associazioni culturali e ambientaliste, Imprese e professionisti di
settore
Conclusioni:
FRANCO ALFIERI – Capo segreteria del Presidente della Regione Campania e Consigliere per l’Agricoltura e la Pesca
P.S.
• L’Ordine degli ingegneri rilascerà ai partecipanti l’attestato per crediti formativi
• L’Istituto Scolastico Marini Gioia di Amalfi assicurerà il servizio di accoglienza
APPUNTI PER UN PIANO DI AZIONE dedito alla Conservazione e alla Valorizzazione dell’Arte dei muretti a secco nel
Terzo Millennio.
In Italia sono censiti 170 mila chilometri di muri a secco, ma quelli stimati sono più di 300 mila. Per capirne l’importanza, basta pensare che la Grande Muraglia cinese è lunga “solo” 8 mila chilometri.
Obiettivo: Mettere in campo le generazioni e le tecnologie dell’era digitale del territorio campano, incluso nel
riconoscimento Unesco, per l’identificazione e implementazione di attività di ricerca, formazione e impresa atte ad
assicurare la conservazione della cultura e dell’arte dei muretti a secco ed innovare le performance tradizionali degli
artigiani e delle imprese dei settori economici coinvolti Spunti per attività da sviluppare
RICERCA – Diverse tipologie di muretti a secco e loro funzionalità nella storia; punti di forza e di debolezza riscontrati nelle performance più rappresentative dell’arte fondante e del know how realizzativo e relativi detentori con le relative materie prime; materiali e relativi potenziali di utilizzo nei diversi contesti tradizionali, la conservazione dei valori estetici oltre che funzionali di impatto sul paesaggio; ruolo fondamentale dei muretti a secco nella manutenzione del territorio a partire dalla prevenzione delle frane, delle inondazioni e delle valanghe e nella lotta all’erosione e alla desertificazione della terra, nella creazione di microhabitat favorevoli all’aumento della biodiversità e di condizioni microclimatiche adeguate per l’agricoltura.
FORMAZIONE – Scuola di formazione per trasmettere l’arte della costruzione dei muretti a secco, patrimonio identitario della Costiera amalfitana-sorrentina; Inserimento repertorio regionale della figura professionale (operatore costruzioni di pietra a secco o costruttore esperto nella realizzazione e nel recupero dei muri a secco).
Fonte : PositanoNews.it