La Fondazione Sorrento organizza una mostra virtuale interattiva delle opere dei maestri artigiani della costiera
Lunedì prossimo, 13 aprile 2020, dalle ore 10, “apre i battenti” in maniera virtuale la mostra digitale dal titolo “CV 19 Vacciniamoci d’arte” organizzata dalla Fondazione Sorrento in collaborazione con Peninsulart. In questo particolare momento storico in cui è fondamentale, oltre che obbligatorio, restare in casa per ridurre i rischi di contagio da Covid-19, si rischia di mettere in secondo piano la cultura. La necessità di rispettare le distanze interpersonali ha portato alla chiusura di musei e luoghi d’arte ed anche le iniziative previste sono state rimandate se non annullate.
E ciò è accaduto anche a Sorrento ed in costiera. Però c’è chi non si arrende davanti alle sfide, anche quelle più ardue, ed anche in questa situazione particolarmente difficile vuole offrire la possibilità agli appassionati di avvicinarsi al bello dell’arte senza uscire di casa. Nasce così l’iniziativa della Fondazione Sorrento presieduta da Gianluigi Aponte e guidata dall’amministratore delegato Gaetano Milano che mette in mostra le opere degli artigiani della penisola sorrentina. Un progetto sviluppato in collaborazione con l’associazione Peninsulart del presidente Marcello Aversa e con il fondamentale contributo di Salvatore De Stefano, responsabile dei social della Fondazione Sorrento che ha curato la mostra interattiva che potrà essere visitata a partire dalle ore 10 di lunedì 13 aprile.
A portata di click le più belle opere dei maestri dell’artigianato sorrentino che potranno essere ammirate nelle sale di Villa Fiorentino. Spazi espositivi ai quali il visitatore potrà accedere in maniera virtuale attraverso i canali digitali e le pagine dei social network della Fondazione Sorrento.
“L’idea è quella di regalare un diversivo alle persone, ai cittadini che gioco-forza sono costretti in casa – spiega l’ad della Fondazione Sorrento, Gaetano Milano -. La mostra virtuale ideata e organizzata dal maestro Marcello Aversa e dal nostro collaboratore Salvatore De Stefano non ha alcuna velleità panartistica ma vuole essere da un lato un omaggio alla nostra comunità attraverso la esposizione della sua maestria, della vena artistica che da secoli la caratterizza con le nuove tecnologie e dall’altro lato offrire un momento di rilassamento e di svago per i suoi ”visitatori” volendoli comunque richiamare a ritrovare il loro senso di appartenenza perché esso è fatto di basi solide, collaudate è che tanto ci servirà quando ritorneremo a vedere il sole”.
“Che senso ha – precisa Marcello Aversa presidente di Peninsulart – organizzare una mostra d’arte e d’artigianato in un tempo che, almeno all’apparenza, senso non ne ha?Ciò mi ha fatto riflettere a lungo, prima di coinvolgere gli amici artigiani in questa nuova sfida. Contattandoli, però, ho capito subito dalle loro reazioni, che ne sarebbe valsa la pena, percependo una “condivisione” che sembrava perduta.Certo, è inutile nasconderlo, questa è una sfida che potrebbe scoprire i fianchi a qualche strumentalizzazione.Allora è cosa buona e giusta spiegare il perché di questo evento virtuale.”CV 19 Contagiamoci d’arte” non vuole essere altro che un inno alla speranza, un “vaccino” di fiducia per affrontare il futuro.Il mondo intero ė stato messo in ginocchio da un esercito invisibile che ci ha resi inermi, impauriti, avviliti, costringendoci ad una clausura forzata, che sembra averci tolto il gusto della vita.
Questo è accaduto anche alla nostra terra che fino ad ora ci appariva come un’oasifelice, lontana da quelle problematiche sociali, che in fondo tanto lontane non sono mai state.Tutti siamo in ginocchio, tutti aspettiamo la “ripresa”, addirittura c’è qualcuno che si auspica un secondo “Rinascimento”.Noi in questa rinascita, non solo vogliamo crederci, ma siamo pronti a donare il nostrocontributo. Noi artigiani, noi artisti, che già annaspavamo nel tenere “vive” le nostre botteghe, non vogliamo assolutamente tirarci indietro, anzi con umiltà, vogliamo, timidamente, anticipare tutto questo, facendo sentire la nostra presenza sul territorio. Siamo qui con il poco coraggio ancora rimasto ma sfoderando la passione che ancora ci “accende”.Noi siamo qui, grazie alla preziosa collaborazione ed alla sensibilità dell’avvocato Milano, amministratore delegato della Fondazione Sorrento, aspettando dai visitatori un segno, un commento, un incitamento, una qualsiasi cosa che ci faccia sentire ancora in vita.Da parte nostra – conclude Aversa – la promessa che metteremo in campo il meglio di noi stessi, le nostre menti, la nostra inventiva, la nostra solidarietà ma, all’occorrenza anche le nostre braccia, affinché la nostra terra sorrentina ritorni a splendere come prima, anzi, più di prima”.
Fonte : PositanoNews.it