Martedì 28 gennaio, alle ore 17,30, alla Fondazione Premio Napoli, presso Palazzo Reale, in piazza del…
Martedì 28 gennaio, alle ore 17,30, alla Fondazione Premio Napoli, presso Palazzo Reale, in piazza del Plebiscito, a Napoli, sarà presentato l’ultimo libro di Giovanna Mozzillo “Il canto del castrato”, edito dalla Marlin, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano.
A fare gli onori di casa, sarà Domenico Ciruzzi. Dialogheranno con l’autrice il filosofo Bruno Moroncini e la giornalista Armida Parisi. Le letture saranno affidate a Maria Fenizia.
L’incontro rientra nell’ambito della manifestazione “Cortocircuiti letterari”, cui prenderà parte anche lo scrittore Eduardo Savarese, con il libro “Il tempo di morire”.
L’autrice incontrerà poi i propri lettori il 30 gennaio, alle ore 18.00, a Piano di Sorrento presso la libreria Mondadori Bookstore, in Piazza Cota. A dialogare con Giovanna Mozzillo ci sarà Marilù Ruggiero, con la partecipazione degli alunni della III C Cambridge del Liceo scientifico G. Salvemini di Sorrento.
Il libro racconta la storia di una duplice, travagliata conquista di consapevolezza. Protagoniste due donne, Ippolita e Lucrezia, madre e figlia, appartenenti a una nobile famiglia della Napoli vicereale. La ribellione e il riscatto a cui riusciranno ad approdare costeranno ad entrambe un prezzo altissimo, ma consentiranno l’esperienza di una piena e insospettata felicità, resa più esaltante dalla scoperta che voler essere padrone di se stesse costituisce non un peccato ma un diritto. A pilotarle nel non facile processo di liberazione dai condizionamenti cui soggiacciono è ovviamente l’amore. Un amore, in ambo i casi, giudicato inaccettabile dalle convinzioni, dalle convenzioni e dalle “repulsioni” dell’epoca. Perché la madre scopre di amare, riamata, il precettore della prole (un sacerdote che stenta a riconoscersi nei valori della chiesa romana ed è stato conquistato dalla dottrina di Giordano Bruno), mentre la figlia si arrende alla passione di un giovane e celebrato “canterino”, per la sua arte invitato nei palazzi e nelle corti di tutta Europa, ma di umilissime origini e, soprattutto, “castrato”. Sullo sfondo, la Napoli barocca con i suoi riti, le sue perverse certezze e le sue fatali ossessioni, il borgo montano dove i protagonisti cercano scampo quando in città esplode la peste. Il fascino della vicenda è potenziato dall’uso di un linguaggio che, nel riflettere i ritmi della sensibilità e della comunicatività di allora, risulta sempre vivido e trainante e sa trasmettere a pieno i brividi e l’arcana suggestione di un’epoca inquietante e meravigliosa.
L’AUTRICE Giovanna Mozzillo vive e lavora a Napoli. Ha pubblicato: Le alghe di Posillipo (1994, II ed. 2011), Tempo di cicale (1995), Recita napoletana(1999, Premio “Naples in the World”, da cui è stato tratto il lavoro teatrale “Tempo scaduto”, diretto e rappresentato da Gea Martire), La signorina e l’amore(2001, finalista al Premio Morante 2002), Lavinia e l’angelo custode (2003), Quell’antico amore (2004), La vita come un gioco (2007, finalista al Premio Melfi 2008), Malgrado tu sia altrove (2014). È coautrice del volume collettivo La guerra e le bambine: sedici nonne raccontano (2014). In edizione Marlin: Ritorno in Egitto (2017). Collabora alle pagine culturali di vari quotidiani e riviste, tra cui “Corriere del Mezzogiorno” e “Leggendaria”.
Fonte : PositanoNews.it