Piano di Sorrento. Lunedì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria in ricordo delle…
Piano di Sorrento. Lunedì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto, appuntamento alle 10.00 in Sala Consiliare con la Grande Storia, grazie all’incontro “Tora e Piccilli, qualcosa di semplice”. Interverranno Gennaro Avitabile e Luca De Simone, con la presenza del sindaco di Tora e Piccilli Luciano Fatigati. A moderare l’incontro Domenico Cinque.
Ma qual è la storia di Tora e Piccilli e perché merita di essere conosciuta da tutti? Tora e Piccili è un piccolo comune in provincia di Caserta resosi protagonista di una pagina importante della storia che purtroppo in pochi conoscono e che merita di essere ricordata. Una storia di coraggio che fa parte di un passato non molto lontano.
Quello di Tora e Piccili rappresenta l’unico episodio in Italia in cui un’intera comunità si schierò a difesa degli ebrei soggiogati dalla morsa fascista. Ma facciamo un passo indietro. Dopo che nel 1938 l’allora governo fascista emanò le leggi razziali, nel 1942 la Prefettura di Napoli ordinò che ogni ebreo residente nella città ed in provincia venisse schedato al fine di conoscerne il numero e, soprattutto, di costringerli ai lavori forzati. In quest’occasione, Tora e Piccilli divennero il luogo in cui tali persone di religione ebraica trovarono accoglienza e solidarietà. Anche la baronessa Antonietta Falco, appartenente ad una ricca famiglia napoletana ma residente a Tora, diede asilo e protezione a tantissimi ebrei e trasformò la sua lussuosa villa in una sinagoga nella quale gli ebrei potevano riunirsi per pregare e per le loro funzioni religiose. La situazione peggiorò nel 1943 quando i tedeschi rastrellando l’Italia cercavano uomini da mandare a combattere o ai lavori forzati, tra italiani ed ebrei. La comunità di Tora si ribellò nascondendo gli ebrei nelle proprie case e nessuno degli abitanti barattò la propria salvezza denunciando la loro presenza in paese. In tanti preferirono invece lasciarsi deportare in Germania o addirittura morire ed anche la polizia locale – che era al corrente dei movimenti clandestini – fece sparire gli elenchi, per cancellare ogni traccia della loro presenza, proteggendoli quindi dalla deportazione. Una parentesi di umanità e stupore che semina speranza per le generazioni future, per l’insegnamento ed il riconoscimento della storia con i suoi errori e le sue medaglie.
Per questo gesto di coraggio ed umanità il Comune di Tora e Piccilli nel 2002 fu insignito della “Medaglia di Giusto tra le Nazioni”.
Fonte : PositanoNews.it