Il prossimo 6 maggio, presso il Campetto dell’Oratorio di San Nicola in Via Santa Margherita…
Il prossimo 6 maggio, presso il Campetto dell’Oratorio di San Nicola in Via Santa Margherita a Piano di Sorrento si festeggeranno con una solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Francesco Alfano, Arcivescovo della Diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, i 690 anni dalla fondazione della cappella sita nel cuore del centro storico cittadino.
Il 2 maggio 1334, infatti, il sacerdote Parisio Massa ottenne la bolla episcopale per erigere una chiesa dedicata a San Nicola nell’antico Luogo di Carotto, l’attuale Via Santa Margherita.
La dotò di beni, riservando al suo casato, in perpetuo, il possesso del sacro edificio.
La famiglia Massa era assai facoltosa e certamente traeva reddito direttamente o indirettamente dal commercio marittimo, sempre attenta all’ascolto, a cogliere idee, far proprie le devozioni dei popoli con i quali entrava in contatto. Infatti, secoli dopo, avrebbe introdotto a Carotto anche la venerazione per la Madonna della Libera.
Furono sempre i Massa ad ottenere dalla città di Bari, cosa difficilissima, delle reliquie del Santo, con il sigillo dell’autenticità. Il cammino dei secoli portò alla nascita, proprio nella chiesetta di San Nicola, della Congrega di Spirito per i Giovani Carottesi, la Confraternita dei Luigini, l’Oratorio. Ancora il venerato Nicola e la gioventù, un cerchio che si chiude intorno al Santo, che oggi condivide l’altare con la Vergine Immacolata e San Luigi Gonzaga. Per tanti decenni questo luogo è stato il punto di riferimento, d’incontro, di socializzazione, di formazione, dov’è passato tutto “il fiore” della gioventù maschile carottese, attraversando il difficile periodo post unitario, le atrocità delle Guerre Mondiali, epidemie, terremoti, povertà e in ultimo la pandemia.
Tra i rettori da ricordare almeno Don Eduardo Mastellone, giovanissimo tra i primi confratelli della Congrega di Spirito nel 1875 e Don Antonino Guarracino, ideatore e unico animatore della corale dei Pueri Cantores. Come non dimenticare il servizio reso poi dal poeta e letterato Don Alfredo Ammendola.
Recenti e ripetuti furti sacrileghi hanno portato via quelle poche preziosità che la chiesetta poteva vantare: un Crocifisso, dei quadri di un certo valore, l’antico Presepe e le stesse reliquie del Santo. Resta il bell’altare, costruito nel 1907, quando la chiesa fu allungata, che sostituì quello in legno, forse risalente all’ampliamento seicentesco.
La tela ottocentesca della Madonna coi santi Nicola e Luigi, fu sostituita con tre piccole statue. L’Immacolata, in legno scolpito, proviene dalla Congrega dell’Annunziata, mentre i due santi sono in cartapesta leccese; la chiesetta ospita la sepoltura di Don Eduardo.
Dopo un periodo di declino, la rinascita della Confraternita dei Luigini ha portato linfa nuova alla chiesetta – dieci anni fa oggetto di restauro diretto, con la supervisione della Soprintendenza, dell’Architetto carottese Francesco Ruocco – ed ai vasti ambienti attigui, ovvero le sale ed il campetto sportivo.
All’ ombra della graziosa cappella crescono altre e nuove generazioni di adolescenti e giovani, che con cura proseguono la tradizione di festeggiare le solennità di San Nicola e San Luigi, rinnovano la fede mariana con la recita del Santo Rosario nel Mese di Maggio e preparano la preziosa processione del Martedì Santo dal 2018 .
“E’ il primo di due grandi appuntamenti con la storia” avverte il Priore Biagio Verdicchio. “Il prossimo anno festeggeremo i 150 anni della nascita della Confraternita. L’appuntamento di lunedì alla presenza di Mons. Alfano ci inorgoglisce e ci spinge a continuare sul cammino di fraternità e preghiera che ci siamo imposti in questi anni, senza dimenticare assolutamente il glorioso passato di questa storica istituzione”.
Fonte : PositanoNews.it