Il primo appuntamento del Positano Teatro Festival 2019 vedrà come protagonisti il 26 luglio Free…
Il primo appuntamento del Positano Teatro Festival 2019 vedrà come protagonisti il 26 luglio Free free tutte ‘e sere free Antonella Morea e la cerimonia di consegna del premio Annibale Ruccello a Renato Carpentieri.
Il primo appuntamento vedrà dalle ore 18 il gruppo Positano Senza Tiempo recitare, cantare e danzare Free Fre, tutte ‘e sere Free per le strade della Città Verticale.
Subito dopo, all’anfiteatro di Positano ore 20.45 , Antonella Morea si cimenterà in Genova per Noi, un anno dopo, un viaggio musicale nella città dei grandi cantautori, di Delia Morea e Gianmarco Cesario direzione musicale Mariano Bellopede, pianoforte Mariano Bellopede flauto traverso Carmine Marigliano contrabbasso Luigi Fiscale uno spettacolo a cura di Gerardo D’Andrea.
La serata sarà presentata dall’attrice Martina Carpi.
Ad un anno dalla tragedia del ponte Morandi, il Positano Teatro Festival apre con un viaggio ideale tra le vie della città di Genova attraverso le canzoni dei più grandi cantautori di cui è stata culla, interpretate da Antonella Morea.
Da Goffredo Mameli a Ivano Fossati, Genova è stata la prima patria della musica d’autore italiana, Gino Paoli, Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Fabrizio De Andrè, Lugi Tenco, ma anche i New Trolls ma anche Matia Bazar, e non ultimo l’astigiano Paolo Conte che le ha dedicato una delle sue più belle canzoni, hanno accompagnato e accompagnano la nostra vita con la poesia e la discrezione tipica di una città che, con grande dignità, ha superato a testa alta le tante avversità di cui è stata vittima
Infine, la cerimonia del premio Annibale Ruccello a Renato Carpentieri.
Renato Carpentieri, attore e regista teatrale. Ha ricevuto il Premio David Donatello 2018 come Miglior Attore Protagonista per il film “La Tenerezza” di Gianni Amelio, con cui ha lavorato anche in altri due film: “Porte Aperte” e “Il ladro di Bambini”. Ricevendo il premio dalle mani di Diane Keaton, Carpentieri commuove la platea con queste parole: “La tenerezza è una virtù rivoluzionaria. C’è anche la cortesia, ma nella cortesia c’è un pizzico di ipocrisia. Il rischio ogni tanto fa bene: Amelio 28 anni fa mi ha preso per un primo film e ora mi ha preso per un secondo film. Il rischio ogni tanto bisogna correrlo, ci sono molti attori bravi. Amelio e i produttori dimostrano che a volte il rischio paga”. Con il suo grande talento artistico ma anche con la sua spiccata sensibilità colpisce il cambio di registro repentino: dall’assoluta rudezza di un uomo disilluso e stanco ad un sorriso pieno di dubbi e tenerezza rivolto a chi ama. E’ la capacità dell’attore di saper rappresentare e dare spessore alle emozioni che si alternano nell’anima di ciascuno. Interprete di numerosi film, ha lavorato con i più importanti registi tra i quali i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, Nanni Moretti, Marco Risi, Gabriele Salvatores. Ha preso parte all’ultimo film di Daniele Luchetti “Momenti di trascurabile felicità”. Insignito di numerosi Nastri D’Argento nel corso della sua lunga carriera artistica, ha ricevuto il Globi d’oro 2017, premi assegnati dalla stampa estera al cinema italiano, ancora come miglior attore per il film La tenerezza e il Premio Flaiano 2017 alla carriera. Attualmente ha aperto a Napoli uno spazio indipendente teatrale con Valeria Luchetti, il figlio e l’associazione “Il punto in movimento”. Roberto Andò rilegge La tempesta di Shakespeare e per il ruolo di Prospero sceglie Renato Carpentieri che definisce: «un attore che è giunto all’essenza del suo grandissimo talento», in scena nei mesi scorsi al Piccolo Teatro Strehler. Carpentieri si forma artisticamente a Napoli dove ha svolto con passione, sin dal suo trasferimento dal paese natìo di Savignano Irpino, L’attività di organizzazione e promozione culturale, teatrale e cinematografica. Dal 1975 si dedica a tempo pieno al teatro. Nello stesso anno è socio fondatore, insieme con Roberto Ferrante, Massimo Lanzetta, Lello Serao, Ottavio Costa, Antonio Fiore, Amedeo Forte, Paolo Stravato, del Teatro dei Mutamenti, di cui fa parte fino al 1980. Per il primo spettacolo messo in scena dal Teatro dei Mutamenti, L’eccezione e la regola di B. Brecht, regia di Roberto Ferrante, Centro W. Reich, Napoli, 1976, disegna la scenografia e i costumi. E’ anche architetto e designer. Debutta come attore nel 1976 in Serata futurista con la regia di Ferrante. Tra i fondatori anche della Società Napoletana di Poesia e dell’Associazione Eutopia di Ferrara, dopo il Teatro dei Mutamenti, lavorerà con altri registi e altre compagnie. Nel 1995, assume la carica di direttore artistico dello storico gruppo di sperimentalismo teatrale Libera Scena Ensemble, compagnia con la quale offre i testi della drammaturgia in una versione fruibile alla maggior parte del pubblico, dando così vita a una serie di laboratori e rappresentazioni. Insieme a Lello Serao, danno vita al Teatro Area Nord nella periferia di Napoli. Nello stesso anno l’allora Sindaco di San Giorgio a Cremano, Aldo Vella, lo chiama a dirigere due laboratori teatrali. Nel 1998 è l’ideatore e curatore di Museum, una importante rassegna teatrale che per 13 anni si svolgerà nella splendida cornice della Certosa di San Martino, a Napoli. Si mettono in scena drammaturgie tratte da romanzi, saggi, racconti. Nel 2007 è Falstaff con la regia di Mario Martone al Teatro San Ferdinando di Napoli. Nel 2011 è tra i protagonisti di Operette morali di Leopardi, con la regia di Mario Martone. Nel 2014 interpreta il professore nello spettacolo Jucature, con la regia di Enrico Janniello, dal quale nel 2015 verrà tratto il film tv “I Giocatori”. Nel 2017 dirige e interpreta lo spettacolo L’intervista di Alberto Moravia. Ha recitato in alcune fiction di successo come “La Squadra e Don Matteo 3, ha interpretato il Marchese Monaldo Granieri Solaro nella fiction La figlia di Elisa Ritorno a Rivombrosa. Ha partecipato negli anni a numerose ricerche teatrali, ad un seminario con il Living Theatre. Collabora a riviste di poesia, mette in scena e dirige numerosi spettacoli teatrali.
LA GIURIA del premio è composta dai seguenti giornalisti:
GIULIO BAFFI (La Repubblica)MORENO CERQUETELLI,STEFANO DE STEFANO (Corriere del Mezzogiorno) TITTA FIORE(Il Mattino)DIEGO PAURA (Roma)
Lino Fiorito (autore del premio ANNIBALE RUCCELLO 2019)
Nato a Ferrara, ha vissuto dal 1985 a Roma, poi a New York e ora vive tra Napoli eColonia.Nel 1986 ha fondato a Napoli con altri artisti la galleria Idra Duarte, uno spazio no-profitche ha esposto il lavoro di numerosi giovani artisti.Figura atipica nel panorama artistico italiano alterna il suo lavoro tra il teatro, il cinema ele arti visive designando un modo personale di trattare la dimensione visiva e scenica deiprogetti ai quali partecipa.Fondamentale l’incontro con Mario Martone, Angelo Curti, Andrea Renzi, Pasquale Mari,DaghiRondanini, amici con i quali avrebbe poi formato il gruppo Falso Movimento.Nascono gli spettacoli Tango Glaciale, Otello, Il desiderio preso per la coda, Coltelli nel cuore, Ritorno ad Alphaville (1986), ultimo spettacolo del gruppo. Ha collaborato, oltre che con gli artisti già citati, con i registi Claudio Di Palma, Paolo Sorrentino, Francesco Saponaro, la Compagnia ScimoneSframeli, per questi ultimi ha realizzato la scena dello spettacolo“Giù”per il quale ha ottenuroil Premio Ubu 2011.Numerose le mostre in Italia ed all’estero. In Italia nel corso degli anni ha lavorato con lagalleria Carlo Virgilio e Magazzino dell’ arte Moderna di Roma, la galleria Corraini diMantova e, a Napoli, con le gallerie Trisorio, Morra e più recentemente Al Blu di Prussia.
ALBO D’ORO PREMIO ANNIBALE RUCCELLO
2002 Enzo Moscato
2003 Isa Danieli
2004 FaustoParavidino
2005 Fausto Russo Alesi
2006 Compagnia Elicantropo
2010 Michele De Lucia, Sindaco di Positano, per aver ridato vita al Festival
2011 SpiroScimone
2012 Peppino Mazzotta
2013 Leopoldo Mastelloni
2014 EnzoVetrano e Stefano Randisi
2015 Giuliana De Sio
2016 Mario Martone
2017 LinaSastri
2018Gianfelice Imparato
Fonte : PositanoNews.it