In tutto il mondo, quello degi scavi inediti è un problema comune a tutte le…
In tutto il mondo, quello degi scavi inediti è un problema comune a tutte le archeologie. Un problema globale, da risolvere, passo dopo passo, con progetti locali, attraverso un hic et nunc radicato in contesti internazionali e transdiciplinari. Anche e soprattutto a Pompei, paradigma inevitabile, fucina di esperienze, laboratorio del metodo, luogo di convergenze e di confronti, da cui partire e dove tornare. Proprio a e su Pompei (ma non solo) di questa strategia glocal l’Alma Mater, con il Programma Vesuviana (1997-) e il suo progetto Pompei (1998-) è da oltre un ventennio fra i più attivi protagonisti. Dal confronto con tutti coloro che a diverso titolo lavorano per restituire alla memoria un’immagine sempre meno generica della lunga storia di Pompei, fra antico e moderno, è nato il ciclo di incontri “PUBBLICANDO POMPEI. VECCHI E NUOVI SCAVI”. A dieci anni dal grande convegno internazionale del 2008 (Vesuviana. Archeologie a confronto, Bologna, 14-16 gennaio), e dopo il prequel di Catania (10 ottobre 2018), voluto e organizzato da Daniele Malfitana, la scuola bolognese, con il suo Programma Vesuviana, propone la formula del “convegno diffuso”: a partire dal 28 gennaio 2019, dodici incontri bolognesi e napoletani, aperti a tutti, in cui discutere del come pubblicare Pompei (ma non solo), fra vecchi e nuovi scavi. Al centro dell’attenzione, in ciascun incontro, un progetto o un prodotto, fra un presente da valorizzare, un passato cui restituire la parola e un futuro da costruire.
La parola ai protagonisti, di ieri e di oggi.
Fra coloro che hanno già aderito, Ria Berg (University of Tampere), Jacopo Bonetto (Università di Padova), Maria Stella Busana (Università di Padova), Vincenzina Castiglione Morelli (Associazione Internazionale Amici di Pompei), Daniela Cottica (Università di Venezia), Maria Teresa D’Alessio (Università di Roma La Sapienza), Stefano De Caro, Antonio De Simone (Università di Napoli Suor Orsola Benincasa), Ferdinando De Simone (Università di Bologna), Diego Elia (Università di Torino), Alessandro Gallo, Mario Grimaldi, Antonella Guidazzoli (CINECA), Pietro Giovanni Guzzo, Luciana Jacobelli (CNR), @Aria Karivieri (Istituto Finlandese di Roma), José M. Luzçn (Real Academia de Madrid), Daniele Malfitana (IBAM-CNR), Valeria Meirano (Università di Torino), Ruggero Morichi, Salvatore Ciro Nappo, Umberto Pappalardo, Giacomo Pardini (Università di Salerno),Christopher Parslow (Wesleyan University), Monica Salvadori (Università di Padova), Fabia Sampaolo, Valeria Sampaolo, Nicola Santopuoli (Università di Roma La Sapienza), Wiilliam Van Andringa (Ecole desHautes Etudes), Antonio Varone, Andrew Wallace-Hadrill, Sandra Zanella.
Fra gli invitati, Penelope M. Allison (University of Tampere), Alix Barbet (CNRS), Irene Bragantini, Elena Calandra (ICA, MIBAC), Paola Callegari, Carmela Capaldi (Università di Napoli Federico II), Paolo Carafa (Università di Roma La Sapienza), Andrea Carandini, John R. Clarke (University of Texas at Austin), Paola D’Alconzo (Università di Napoli Federico II), Jens-Arne Dickmann (Freiburg Universiteit). Gaetano Di Pasquale (Università di Napoli Federico II), Domenico Esposito, Valentino Gasparini, Valentin Kockel (Universität Augsburg), Rick Jones (University of Leeds), Thomas Froelich (DAIR), Massimo Osanna (Parco Archeologico di Pompei e Università di Napoli Federico II), Silvia Pallecchi (Università di Genova), Fabrizio Pesando (Università di Napoli L’Orieintale), Carlo Rescigno (Università della Campania Luigi Vanvitelli), Florian Seiler, Tullio Salmon Cinotti (Università di Bologna), Luana Toniolo (Parco archeologico di Pompei), Fausto Zevi.
Ospite d’onore, negli auspici degli organizzatori, Daniela Scagliarini, già direttrice (1998-2004) e co-direttrice (fino al 2014), del progetto “Pompei. Insula del Centenario (IX 8)) dell’Alma Mater.
L’iniziativa, che nasce da un’idea di Antonella Coralini (già codirettrice con Daniela Scagliarini, e dal 2014 responsabile unica, del progetto Pompei 1998- del Programma Vesuviana), è promossa dalla cattedra di Archeologia e storia dell’arte romana di Bologna, per il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater, e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sodalis et Maecenas, con Paolo Giulierini, direttore del MANN.
Il ciclo di incontri verrà replicato, sempre a cura di Antonella Coralini e in collaborazione con il MANN, anche nel 2020.
Il programma di dettaglio del 2019 sarà pubblicato a breve.
La prima giornata dell’incontro sarà dedicata alla memoria di Sara Santoro, protagonista della prima stagione del progetto Pompei (1998-) del Programma Vesuviana, e di Agostino Cannarozzi, fra i sostenitori, dopo Fabio Roversi Monaco e con Pier Ugo Calzolari, della genesi e dei primi passi del progetto Pompei (1998-) del Programma Vesuviana: “Pompei. Insula del Centenario (IX 8)”.
Per il ciclo di incontri è previsto l’accreditamento come corso di formazione per insegnanti.
Per tutti gli incontri l’Alma Mater metterà a disposizione il servizio di Virtual Room, per garantire a tutti gli interessati la possibilità di una partecipazione attiva, anche se in remoto.
Per informazioni:
disci.pompei-vesuviana@unibo.it
antonella.coralini@unibo.it
329 1725431
Fonte : PositanoNews.it