San Massimiliano Kolbe entra nell’ordine dei francescani svolgendo un intenso apostolato missionario in Europa e…
San Massimiliano Kolbe entra nell’ordine dei francescani svolgendo un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Nel 1941 è deportato ad Auschwitz dove è destinato ai lavori più umilianti, come il trasporto dei cadaveri al crematorio. Qui offre la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. Muore pronunciando “Ave Maria” il 14 agosto dopo due settimane di torture. Con il suo martirio, ha detto Giovanni Paolo II, egli ha riportato «la vittoria mediante l’amore e la fede, in un luogo costruito per la negazione della fede in Dio e nell’uomo»
Gli ultimi due giorni di ottobre, a Ravello si terrà la celebrazione del centenario di San Massimiliano Kolbe, presente nella città dal 1919 quando si unì ai frati francescani.
Le celebrazioni si terranno il 30 a 31 ottobre, iniziando il 30 con un breve momento di preghiera, alle ore 16:00 presso la Chiesa di Santa Maria della Pomice a Sambuco, seguito dallo scoprimento della lapide in onore di San Massimiliano Kolbe.
Il 31 ottobre, invece, alle ore 11:00 presso la Chiesa del convento di San Francesco, sarà celebrata la Santa Messa in memoria della morte di Fra Antonio Mansi. Nel pomeriggio, invece, alle ore 17:00 si terrà l’evento “San Massimiliano Kolbe e Ravello nel ricordo di Fra Antonio Mansi”.
In chiusura verrà proiettato un video in ricordo di Padre Kolbe in Campania 100 anni fa.
Fonte : PositanoNews.it