“Donna al Potere in Italia e nel Mondo” è il titolo del libro di Ermanno Corsi e Pietro Antonio Toma che sarà presentato nel corso dell’evento in programma a Villa Rufolo mercoledì 3 gennaio (ore 19) a cura dell’associazione Ravello Nostra.
Il mondo femminile nella sua dimensione già autentica, merito e determinazione: una serata arricchita dai racconti di tre protagoniste: il tenente Liberata D’Aniello della pattuglia acrobatica nazione delle frecce azzurre; la professoressa Marianna Nuti, direttrice di Immunologia oncologica presso l’Università la Sapienza di Roma e il prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri.
Tra allucinanti tragedie che hanno devastato il mondo e stupefacenti progressi della tecnica e della scienza, le donne sono diventate, a partire dal secondo Novecento, attivamente partecipi e protagoniste di un nuovo modo di vivere la società a livello internazionale. Il processo di emancipazione ha spinto sempre più indietro vecchie culture che, congiuntamente alle tre religioni monoteiste, separavano uomini e donne. Tempi ormai lontani. L’altra metà del cielo in molte nazioni si è sostituita all’uomo, spesso superandolo in rendimento, anche per la trasformazione dei processi produttivi affidati sempre meno alla forza muscolare e sempre più al valore dell’intelligenza e della professionalità, nonché alla capacità di proiettarsi nel futuro.
Un campo che tradizionalmente si riteneva di esclusivo appannaggio maschile, era quello della politica. Significativo il caso Italia: appena 21 le donne elette nel ’46 all’Assemblea Costituente dopo il Referendum istituzionale, oggi sono quasi alla pari con gli uomini avendo conquistato posizioni ministeriali, istituzionali e di vertice molto significative -da Tina Anselmi prima donna ministro nel 1976 alle tre presidenti della Camera dei Deputati Irene Pivetti, Nilde Iotti (anche candidata ufficialmente nel 1992 alla Presidenza della repubblica) a Laura Boldrini, all’attuale Governo formato per metà da donne ministro. Progressivo e costante l’avanzamento nelle professioni (in Magistratura le donne sono il 55 per cento), nel mondo dell’economia, dell’Università, del Sindacato, della Diplomazia e della Pubblica Amministrazione. Ci sono, tuttavia, nuovi traguardi in vista e nuove posizioni da conquistare. Superare l’ostinato “soffitto di cristallo” è obiettivo possibile sempre che le donne si amino di più fra di loro, abbiano sempre maggiore fiducia nelle proprie possibilità rifiutando paternalismo, subalternità e quote rosa, ma mettendo in campo tutta l’intelligenza e le capacità professionali di cui sono incontestabilmente titolari e portatrici.
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