«Simme brigante e facimme paura, e cu ‘a scuppetta vulimme cantà». Recita così una delle…
«Simme brigante e facimme paura, e cu ‘a scuppetta vulimme cantà». Recita così una delle più celebri canzoni scritte dal duo D’Angiò-Bennato, diventata ben presto un inno del Sud cantato da milioni di spiriti ribelli. Una voce alla storia negata dell’insorgenza meridionale, detta brigantaggio, che trova radici storiche anche in Costiera Amalfitana. Tra i Monti Lattari: da Tramonti ad Agerola, passando per Ravello che quel fenomeno ha deciso di studiarlo ed approfondirlo.
Briganti, Muntagne e Tammorre è il titolo dell’iniziativa organizzata dal Comune di Ravello e si propone di ripercorrere le orme dei briganti tra tammorre, monologhi teatrali, giochi e degustazioni. Questo perché, il fenomeno del brigantaggio, ebbe vita anche in Costiera Amalfitana così come riportano i documenti storici a partire del 1860 quando ben nove bande si organizzarono lungo l’intero territorio.
Briganti, Muntagne e Tammorre è un mix perfetto per una manifestazione riuscita, che quest’anno si ripeterà e si consoliderà nel tempo. Tale evento rappresenta la testimonianza che il coinvolgimento popolare, specie dei giovani, fa amare sempre più la propria comunità.
Ecco il programma dell’evento, che si terrà domenica 6 ottobre a Sambuco (Ravello):
Fonte : PositanoNews.it