Gragnano, Italia – Il 28 Febbraio 2024 segna un momento significativo per la comunità di…
Gragnano, Italia – Il 28 Febbraio 2024 segna un momento significativo per la comunità di Gragnano, con l’attesa presentazione della tela del XVII secolo “Madonna in Gloria con San Gaetano e San Francesco” di Michele Ragolia. Questo capolavoro restaurato, simbolo del patrimonio artistico locale, sarà ufficialmente reintegrato nella Chiesa del Corpus Domini durante una cerimonia solenne alle ore 17:00.
Il restauro della preziosa opera è stato possibile grazie all’impegno trentennale della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari (FIDAPA) BPW Italy, Distretto Sud-Ovest, Sezione Gragnano. L’opera è stata restaurata con cura dalla ditta LAS Restauro, diretta da Salvatore D’Alessandro e Luigi Scavella, sotto la supervisione attenta della FIDAPA.
Alla cerimonia interverranno numerose personalità di spicco, tra cui il Parroco Don Emanuele Rosanova, il Sindaco di Gragnano Dott. Aniello D’Auria e la promotrice del progetto FIDAPA, Anna Ruggiero. Saranno presenti anche illustri ospiti come l’Arcivescovo Mons. Francesco Alfano e l’ex Soprintendente ai Beni Culturali, la Dott.ssa Ida Maietta, nonché la Curatrice del Restauro della Statua Madonna Addolorata, Maria Consiglia Stile.
L’evento sarà accompagnato da interventi musicali e sarà aperto a tutta la cittadinanza, che è invitata a partecipare e a condividere questo momento di rinascita culturale per la città.
La restaurazione della “Madonna in Gloria con San Gaetano e San Francesco” rappresenta un esempio tangibile dell’importanza della collaborazione tra istituzioni, enti culturali e comunità locali nel preservare e valorizzare il ricco patrimonio artistico e storico del nostro Paese.
Per ulteriori informazioni sull’evento e sul progetto di restauro, si prega di contattare FIDAPA BPW Italy, Sezione Gragnano.
Michele Ragolia, pittore di origini palermitane, visse nel XVII secolo senza una data di nascita nota. Si formò a Napoli, influenzato da Belisario Corenzio e Massimo Stanzione. Il suo primo dipinto conosciuto è una tavola del 1652 per la chiesa di Tutti i Santi a Bomerano, caratterizzata da una pittura morbida e dettagliata.
Tra le sue opere perdute vi è un dipinto del 1654 per i cappuccini di Terranova di Sibari. Nel 1656, a causa della peste, si trasferì a Cava de’ Tirreni, dove sposò Anna Russo nel 1657 e lavorò almeno fino al 1663.
A Cava de’ Tirreni dipinse la Sacra Famiglia nel 1664, evidenziando influenze di Andrea de Lione e Cesare Fracanzano. Nel 1664 realizzò anche pannelli per la chiesa di S. Antonio a Bovino.
Nel 1665 si unì alla Confraternita di S. Luca a Napoli. Nel 1666 firmò tele per la chiesa di S. Antonio a Polla, caratterizzate da scene religiose.
Ragolia lavorò anche per la chiesa di S. Diego all’Ospedaletto a Napoli e per S. Martino a Teggiano. Sue opere includono dipinti da stanza come il Trionfo di David del 1673. Nel 1678 dipinse tele con Storie della vita di Giacobbe e di Mosè per la chiesa di Gesù e Maria a Napoli.
Nel periodo maturo, Ragolia produsse opere di rilievo a Napoli, tra cui affreschi per la chiesa di S. Domenico Maggiore e la Madonna delle Grazie per la chiesa di S. Maria Regina Coeli.
Tra il 1681 e il 1683 dipinse tele per le chiese di S. Lucia e S. Maria dell’Olmo a Cava de’ Tirreni, oltre a un dipinto per il Corpus Domini di Gragnano.
La sua impresa più tarda fu la decorazione della volta della chiesa certosina di Padula, completata nel 1690. Contrariamente alla data di morte riportata da Giuseppe Ceci nel 1686, il suo lavoro documentato fino al 1690 suggerisce che la data di morte sia inattendibile.
Fonte : PositanoNews.it