Diocesi di Teggiano-Policastro. Dal Nob. Cav. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo originario di San Rufo facendo riferimento a Mons. Antonio De Luca) che onora dal Comune di Sanza e da Referente del Parroco don Giuseppe Spinelli presso gli uffici diocesani oltre appartenente sia all’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede con a capo il Gran Maestro Papa Francesco Vescovo della Diocesi di Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica che a quello dei Cavalieri Templari “Ugone dei Pagani”.
Francesco d’Assisi, nato Giovanni di Pietro Bernardone (Assisi, 1181 o 1182[ – Assisi, 3 ottobre 1226), è stato un religioso e poeta italiano.
Diacono e fondatore dell’ordine che da lui poi prese il nome, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Il 4 ottobre ne viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica (festa in Italia; solennità per la Famiglia francescana). È stato proclamato, assieme a santa Caterina da Siena, patrono principale d’Italia il 18 giugno 1939 da papa Pio XII.
Conosciuto anche come “il poverello d’Assisi”, la sua tomba è meta di pellegrinaggio per centinaia di migliaia di devoti, pellegrini e ammiratori ogni anno. La città di Assisi, a motivo del suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace, soprattutto dopo aver ospitato i quattro grandi incontri tra gli esponenti delle maggiori religioni del mondo, promossi da papa Giovanni Paolo II nel 1986 e nel 2002, da papa Benedetto XVI nel 2011 e da Papa Francesco nel 2016. San Francesco d’Assisi è uno dei santi più popolari e venerati del mondo.
Oltre all’opera spirituale, Francesco, grazie al Cantico delle creature, è riconosciuto come uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana.
Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, eletto papa nel conclave del 2013,ha assunto il nome pontificale di Francesco in onore del santo di Assisi, primo nella storia della chiesa.
Francesco d’Assisi realizzò tre ordini riconosciuti dalla Chiesa cattolica esistenti tutt’oggi e aventi Costituzioni proprie. Il primo ordine è quello dei frati minori. La loro vita è ancora oggi ispirata dalla Regola bollata approvata dal papa Onorio III nel 1223. In sèguito a ottocento anni di una storia molto complessa, al giorno d’oggi l’originario Ordo Minorum si divide in tre rami principali: i Frati minori (originati dagli Osservanti e altre riforme, ma che comunque mantengono il sigillo dell’OFM), i Frati Minori Conventuali e i Frati Minori Cappuccini (detti un tempo Frati Minori della Vita Eremitica). Oltre a queste tre diramazioni storiche, vi sono oggi altre fondazioni minori che si ispirano a san Francesco e alla sua Regola. Ciascuno dei tre Ordini ha la sua propria organizzazione e struttura legale, ma tutti hanno in comune san Francesco come loro “padre” e fondatore.
Il secondo ordine è quello delle Monache clarisse fondato da Chiara d’Assisi, la quale ha redatto una Regola propria. È costituito da suore di clausura e attualmente è presente in tutto il mondo. Analogamente al primo ordine, anche le discepole di santa Chiara hanno subìto un percorso storico piuttosto articolato e oggi i monasteri clariani sono raccolti in diverse “obbedienze”.
Il terzo ordine nacque per i laici, o meglio per i secolari, cioè coloro che, pur non entrando in convento, vivono nelle loro famiglie la spiritualità francescana. Oggi è chiamato Ordine francescano secolare (OFS). Parte integrante di esso è la Gioventù Francescana (Gi.Fra.): un’associazione, riconosciuta dalla Chiesa (o, come si definiscono, «fraternità»), di giovani cattolici che condividono e vivono il Vangelo e il loro essere francescani nel mondo di oggi, sul posto di lavoro o nello studio. Oltre a questi, abbiamo anche il Terzo Ordine Regolare (T.O.R.), costituito – appunto – da “regolari” cioè religiosi che, nel corso della storia, sono divenuti tali a partire da fraternità di laici intenzionati a condurre una vita di consacrazione totale. Mentre nei primi secoli l’Ordine è fortemente caratterizzato da un’incidenza della fraternità, nei secoli successivi sarà più la testimonianza di singoli importanti personaggi a esprimere il valore del vivere la penitenza nel secolo. Questo non significa che l’incidenza della fraternità sia minore; ne è la prova il fatto che ogni regime oppressivo, fino a oggi, ha visto sempre con grande preoccupazione questa sorta di ordine “religioso” presente nel mondo. Basti pensare anche a tempi vicini a noi, alla soppressione delle Fraternità del Terz’Ordine Francescano operata da Napoleone, alla proibizione durante il regime nazista di riunirsi in Fraternità, simile a quella vigente fino a pochi anni fa in tutti i paesi dell’Est.
Per interpretare le intenzioni di san Francesco e adattare il suo ideale alle mutevoli realtà dei tempi, a partire dal Duecento la Chiesa ha continuamente emesso documenti relativi alla vita della fraternità francescana, da Onorio III fino a Paolo VI, che ha approvato l’ultima regola dell’OFS (1978) attualmente in vigore.
Infine da cattolico cristiano praticante onore e gloria al Santo Patrono d’Italia + la vicinanza di sempre alla Parola del Sigmnore Gesù (Via,Vita e Verità) e della Madre Chiesa Cattolica.
L’articolo San Francesco di Assisi Patrono d’Italia: al Comune di Sanza festa patronale (4 ottobre 2017) proviene da Positano News.