Quale location migliore di Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento, poteva ospitare quest’iniziativa che tra…
Quale location migliore di Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento, poteva ospitare quest’iniziativa che tra le altre cose intende raccontare i vecchi mestieri legati a luoghi specifici: la storica dimora del nuovo corso Italia di Sorrento è, infatti, conosciuta anche come Villa Fazzoletti, perché la famiglia che la fece edificare negli anni Trenta del secolo scorso, lì riceveva i clienti a cui venivano venduti per l’appunto i fazzoletti impreziositi dai tipici ricami sorrentini.
Inoltre la struttura, dallo scorso 10 aprile, accoglie nelle sue sale l’importante mostra dal titolo Manu Factum, promossa dall’Associazione Peninsulart; esposizione che mette insieme settanta artisti e artigiani della penisola sorrentina e non solo. A una loro rappresentanza sarà data viva voce la sera del 30 aprile, con la formula consueta del racconto intorno al fuoco, sperimentata con successo dalla Condotta Slow Food Costiera Sorrentina e Capri.
L’evento avrà inizio alle ore 19.00 con una visita guidata all’esposizione con il ceramista Marcello Aversa, presidente dell’Associazione Peninsulart, un momento musicale del maestro Anna Velichko con un violino realizzato dal liutaio Gianfranco Schiavo, per poi dare il via ai racconti dei cinque narratori scelti per l’occasione: Il liutaio Ernesto Scarpato, lo scultore Luigi Apreda, specializzato nella lavorazione del tufo, l’intarsiatore Ferdinando Corcione e a richiamare le origini della Villa la ricamatrice Onorina Russo. A raccontare la sua storia sarà pure il vivaista Nello Trapani, presente ogni seconda domenica del mese al Mercato della Terra di Slow Food a Piano di Sorrento.
La Notte del Lavoro Narrato si inserisce nell’ampio cartellone di eventi della manifestazione di respiro nazionale, ideata dal giornalista napoletano Vincenzo Moretti con Alessio Strazzullo, che riesce a mettere insieme, nello stesso giorno, più di cento associazioni ed enti di varia natura per parlare di lavoro e di uomini.
“Il movimento Slow Food promuove e sostiene un sistema alimentare basato sul cibo buono, pulito e giusto, dove il contadino è artigiano al centro della salute dell’ambiente e dell’uomo. Anche noi celebriamo il lavoro in questo momento dell’anno attraverso la convivialità ed il racconto degli antichi mestieri intorno al fuoco, poiché l’artigianato è un’espressione del mondo della terra – le parole di Mauro Avino, presidente della Condotta Slow Food locale.
Come ogni anno i protagonisti della serata saranno anche i sapori della nostra terra; infatti l’evento si concluderà con l’assaggio di alcune pietanze realizzate con prodotti di stagione, come i piselli centogiorni e i carciofi violetti di Schito, presìdi Slow Food.
Fonte : PositanoNews.it