Sorrento. Convegno su “Quaresima e Penitenza. Le confraternite e le manifestazioni di pietà popolare” Oggi…
Sorrento. Convegno su “Quaresima e Penitenza. Le confraternite e le manifestazioni di pietà popolare”
Oggi 15 marzo, alle ore 17, presso la chiesa dei Servi di Maria, a Sorrento, si terrà il convegno dal titolo “Quaresima e Penitenza. Le confraternite e le manifestazioni di pietà popolare”.
Dopo i saluti del sindaco, Massimo Coppola e del priore della Venerabile Congregazione dei Servizi di Maria, Livio Esposito, sono previsti gli interventi di Donato Sarno, dirigente dell’Ufficio Cultura del Comune di Sorrento, dell’antropologo Giovanni Gugg e del saggista Antonino De Rosa. L’incontro sarà moderato dallo storico Gennaro Galano.
Da Vico Equense a Massa Lubrense ci sono moltissime chiese e cappelle, così come tanti sono i conventi ed i monasteri. È proprio in questi luoghi di culto che, nei secoli passati, sono sorte le confraternite, associazioni di laici aventi fini di pietà e di devozione. Questi sodalizi, però, a differenza di quelli monastici, non obbligavano i consociati ad emettere voti, né alla vita comune.
Come si legge nella presentazione della mostra “Venerdì Santo. Sacco, cilicio e scapolare, genesi di un movimento penitenziale”, in svolgimento a Villa Fiorentino, la loro origine è incerta, ma di sicuro prendono spunto dal movimento mistico dei Flagellanti, o Disciplinanti, da “disciplina”, un mazzo di cinque cordicelle, in ricordo delle piaghe di Gesù, sorto per volere dell’eremita Raniero Fasani in Umbria nel 1260. Quando questo movimento, col passare dei tempo, si esaurì, nacquero e si svilupparono le compagnie o meglio ancora, le confraternite, tutte mosse da un forte senso di associazione religiosa che pervase ogni ceto sociale. Andarono sviluppandosi, secondo il principio di appartenenza, culti e devozioni particolari, che legavano assieme tutti i membri di queste associazioni di laici.
Il convegno “Quaresima e Penitenza”, in questo periodo di avvicinamento alla Pasqua, spiegano gli organizzatori, mira quindi alla ri-scoperta di quelle radici storiche, sociali e antropologiche che caratterizzano la storia delle confraternite laicali e le caratteristiche manifestazioni di pietà popolare di cui, ancora oggi, questi sodalizi si fanno promotori.
Fonte : PositanoNews.it