Prosegue ininterrottamente ormai da tre anni il ciclo di conferenze dell’Istituto di Cultura Tasso ,…
Prosegue ininterrottamente ormai da tre anni il ciclo di conferenze dell’Istituto di Cultura Tasso , presieduto da Luciano Russo. Di seguito sono riportati gli appuntamenti di ottobre , ben 11 incontri in cui si macina storia ,arte, filosofia , pensiero politico e Tasso , con le menti più eccelse dei relativi campi di studio. Da Craveri a D’Agostino , da Divenuto a Rovieniello e tanti altri provenienti dalle migliori università italiane e europee. Sottolineiamo che si tratta di incontri puri , vere lectio magistralis, e non presentazioni di libri mascherate a conferenze. Una rotativa continua a rullo compressore. Le conferenze sono in presenza con posti limitati e diffuse sui social e i media da Positanonew , grazie ai soci onorari Ambrogio Coppola e Sara Ciocio, e da Michele De Angelis produzioni.
1 OTTOBRE 2021 VENERDI LA CASA NEL PARCO -FRANCESCO DIVENUTO -LINDA IRACE -MARIO ROVINIELLO
2 OTTOBRE 2021 SABATO – CONCA PARK HOTEL – ANTONIO DEL CASTELLO – I DIRITTI AL TEMPO DEL TURISMO
9 OTTOBRE 2021 SABATO -CONCA PARK – VALENTINA PROSPERI – RINALDO NEL GIARDINO DI EPICURO
14 OTTOBRE 2021 GIOVEDI – CONCA PARK -DONATELLO SANTARONE – MAX LETTORE CRITICO E SCRITTORE
19 OTTOBRE 2021 MARTEDI – EMANUELE CANZANIELLO- CURZIO MALAPARTE
20 OTTOBRE 2021 MERCOLEDI . CONCA PARK – DARIO FABBRI – TAIWAN
21 OTTOBRE 2021 GIOVEDI CONCA PARK – PIERO CRAVERI –L’ITALIA DALLA DEMOCRAZIA ALLA POSTDEMOCRAZIA
22 OTTOBRE 2021 VENERDI – CONCA PARK – ELISABETTA SELMI –L’AMINTA E IL TEATRO DELLA MODERNITA’
27 OTTOBRE 2021 MERCOLEDI CONCA PARK MARIO ROVINIELLO –ELIO VITTORINI E L’ESPERIENZA DEL POLITEC
29 OTTOBRE 2021 VENERDI. CONCA PARK GUIDO D’AGOSTINO NINO DANIELE. IL CONGRESSO DI LIVORNO 1921
30 OTTOBRE 2021 SABATO- ALESSANDRO HOBEL- IL PCI NELLA STORIA D’ITALIA
l’ISTITUTO DI CULTURA TASSO presieduto da Luciano Russo, in una nota di Giampiero Giampieri
LUCIANO RUSSO. LA SUA BATTAGLIA
Tre anni fa Luciano Russo, esperto di pittura e di arti figurative, organizzatore di molte mostre d’arte, divenne presidente dell’Istituto di Cultura “Torquato Tasso” di Sorrento. Nessuno può introdursi nell’interiorità di un altra persona e scoprire come nel profondo di un’anima si producano idee, sogni, visioni. (Hanno detto Plauto e T. Hobbes: “Homo homini lupus.” A me è appena venuta in mente un’altra espressione: “Homo homini aenigma, mysterium.” ) Quindi non posso sapere che cosa succedesse dentro di lui. Niente doveva restare com’era? Forse decise di riportare all’antico splendore l’associazione culturale più importante di Sorrento? Torquato Tasso diventò la sua stella polare? Fatto sta che Luciano Russo si mise in moto, prese a cercare, concepì una specie di ‘rivoluzione sorrentina.’ (Tra l’altro rintracciò, figuriamoci, perfino me, amante e periferico cultore del Tasso; e, per trovarmi, durò non poca fatica). Il suo furor si propagava: egli coinvolgeva e scagliava tutto quello che gli serviva nella fucina ardente del suo sogno.
Senza troppi riguardi, prese a combattere, praticamente da solo, una battaglia di cui solo lui valutava l’importanza. Il suo modo di fare suscitò e suscita perplessità, perfino dispetto in chi, standogli accanto, lo guarda agire. Pensò che l’Istituto doveva avere una sede nobile, dato che c’era da restituire dignità a tutto quello che riguardava il sommo poeta di Sorrento. La gloriosa istituzione risalente al 1923, l’Istituto di Cultura, doveva riprendere il ruolo guida che ebbe nel panorama culturale sorrentino del ‘900. Credo che fremesse a vedere la sua città (quale città!) orfana di studiosi autentici, di storici di valore, di profondi amanti dell’arte. Di fronte al degrado in cui stiamo tutti sprofondando (non è solo Sorrento che rischia la disfatta culturale) si ribellò all’idea di lasciar perdere, di veder sparire nel nulla quell’Istituto che era stato eretto a ente morale con reale decreto del 26 marzo 1928. Doveva agire, darsi da fare. Meglio qualcosa, forse poco, fatto anche male – pensò – piuttosto che il nulla, la morte. Quanti incontri culturali sono avvenuti, tramite lui, a Sorrento! Quante conferenze! E si prospetta un futuro carico di promesse, di prospettive!
E’ un visionario, Luciano Russo? Vede cose che noi non riusciamo a vedere? Chi gli sta vicino non si rende conto: che cosa vuol fare, in che direzione guarda? Anch’io vorrei chiedere a lui, come Allen Ginsberg chiede a Walt Withman: “Dove punta stasera la tua barba?”
E’ inevitabile irritarsi con Luciano Russo? La sua personalità è troppo forte? Io lo vedo come un ariete, l’arma che sfondava le porte, negli antichi assedi. Oltre al Tasso, deve avere un altro nume tutelare sorrentino: Lelio Cappiello. Varrà anche per Luciano Russo quel che Stazio dice di Virgilio, nel Purgatorio di Dante?
Facesti come quei che va di notte,
che porta il lume dietro e sé non giova,
ma dopo sé fa le persone dotte.
Fonte : PositanoNews.it