“Terramara , la Città Puntellata “di Petrarca a Villa Fiorentino a Sorrento il 4 settembre…
“Terramara , la Città Puntellata “di Petrarca a Villa Fiorentino a Sorrento il 4 settembre presenta Gigione Maresca con intermezzi musicali di Rosalba Spagnuolo e giornalisti di spessore
Una ferita profonda mai completamente cicatrizzata.
Quella domenica sera del 23 Novembre 1980 ha lasciato una città sgomenta, accartocciata su se stessa. Il terremoto dell’Irpinia che ha cancellato paesi interi sotto le macerie del malaffare e la camorra : i palazzi caduti erano costruiti con la sabbia al posto del cemento. Quanto costano migliaia di vite stroncate sotto el macerie della propria casa, quanto costa la disperazione di intere famiglie falcidiate dal terribile sisma? Quanti quella sera hanno stappato champagne pensando ai soldi per la ricostruzione?. Chi ha contato i morti morti sotto le macerie, e quelli per mano camorristica in una guerra senza fine tra famiglie in lotta per la supremazia del malaffare, tra i sindaci e i poliziotti onesti uccisi per difendere la legalità? Queste domande ad oggi sono rimaste senza risposta.
Giuseppe Petrarca, ancora una volta mostra il suo talento di scrittore ancorato al sociale e ai fatti realmente accaduti. Terramara – Una città puntellata è una splendida analisi di quegli anni, ricordo ancora quei pochi minuti di terrore, essere sopravvissuti al terremoto è stata solo una forma di fortuna, chi può sapere come e da chi è stata edificata la casa in cui abita?
L’autore attraverso microstorie che si intrecciano racconta quei giorni con dovizia di particolari e articoli giornalistici del momento.
I suoi personaggi vivono vite diverse, ma tutti in un modo o nell’altro riescono a raccontare gli anni terribili, in seguito a quel 23 Novembre indimenticabile. Il malaffare, la connivenza tra politica e ortganizzazioni criminali; in Irpinia nei momenti più tragici, si affacciano senza vergogna personaggi malavitosi pronti a mettere le mani sugli stanziamenti per la ricostruzione di questa terra di nessuno, abbandonata a se stessa da sempre.
Un percorso storico che racconta passo per passo, attraverso la vita di un giornalista del quotidiano ” Il ;Mattino”,il questore, due insegnanti diverse per indole ed estrazione sociale. Un uomo che ha perduto tutto : famiglia e dignità sociale, dopo il fallimento della sua azienda, riesce a risalire la china attraverso una mano amica tesa.
Alla fine tutti hanno qualcosa da perdere o che hanno perso, e tutti in una meravigliosa immagine vivono la speranza del Natale come una rinascita dopo gli orrori vissuti.
Un libro da leggere, un periodo storico interessante circostanziato, un viaggio nel malaffare, nella politica degli onesti e quella dei conniventi. Le guerre di camorra, attacchi terroristici. Una fotografia perfetta di quegli anni difficili, le cui conseguenze ancora ammorbano l’aria di questa splendida e dolente città.
Ne consiglio decisamente la lettura,
Elisa Santucci
Sinossi
Napoli è devastata dal sisma del 23 novembre 1980. La gente si riversa nelle strade e nelle piazze, le ambulanze sfrecciano per soccorrere i feriti, si scava freneticamente tra le macerie alla ricerca dei sopravvissuti. Il mancato miracolo di San Gennaro di qualche mese prima, che è il prologo del romanzo, diventa un presagio di sventura su un popolo abituato alla sofferenza e per questo, forse, in grado di sopportarla meglio di altri. Dopo un primo momento di smarrimento e di paura, si fa spazio la solidarietà e tutti, ognuno nel proprio campo e a modo suo, si mettono a disposizione del prossimo. Nei novanta terrificanti secondi del sisma, infatti, si incrociano le vite dei protagonisti: il dottor Roberto Vitale, neolaureato in medicina che si adopererà, fin dalle prime ore del disastro, a salvare vite umane; l’insegnante Mariangela Greco alle prese con il fallimento del suo matrimonio con l’imprenditore Salvatore Nazzaro, quest’ultimo distrutto dal tracollo finanziario della sua ditta; il giornalista Antonio Di Carlo, inviato del quotidiano “Il Mattino” nelle zone della Lucania devastate dal sisma tormentato dall’amore struggente e clandestino con Mariangela; la professoressa Enza De Martino, collega e amica di Mariangela, che perderà il marito Ciro nel crollo della sua abitazione e il vicequestore Francesco Amendola, alle prese non solo con le faide camorristiche ma anche con la lotta alle organizzazione criminali che si fiondano sui soldi della ricostruzione. Una Napoli lacerata nel corpo e nella mente, in cui le macerie reali rappresentano la metafora di quelle che cadranno sulla coscienza civile della città negli anni a venire, gli anni della deregulation, delle speculazioni, del dilagante fenomeno eversivo, delle connivenze tra politica e camorra.
Autore : Giuseppe Petrarca
Titolo : Terramara – la città puntellata
https://delos.digital/9788825414745/terramara
Giuseppe Petrarca, vive e opera a Napoli. Collabora, da alcuni anni, con l’organizzazione umanitaria, premio Nobel per la Pace, Medici Senza Frontiere. Ha pubblicato con Homo Scrivens una serie di “gialli sociali” con protagonista il commissario Lombardo: Inchiostro rosso, un “medical thriller” che sfiora le corde dell’attualissimo problema delle lobby farmaceutiche; Corpi senza storia, che esplora la realtà degli ospedali psichiatrici giudiziari; L’Avvoltoio; un noir sull’immigrazione e il traffico illegale di organi umani. Il romanzo preconizza una “pandemia” impressionante consonanza con il dramma che affligge l’intera umanità; Notte nera, al centro del romanzo la sacralità del corpo, il senso di giustizia e l’etica nella malattia. L’obiettivo di Petrarca è puntare su problematiche di impatto sociale utilizzando la struttura narrativa propria del “noir”. Ha ottenuto unanimi consensi di critica e di pubblico. Tra i riconoscimenti: Il Premio Garfagnana in Giallo 2018, il Premio Spoleto Art Festival 2018 e 2019, il Premio Firenze in Letteratura, Premio Speciale Megaris, Premio Speciale Milano International, Premio Speciale Città di Cattolica e Premio Giornalisti Flegrei. A febbraio 2019 riceve l’alto riconoscimento alla Camera dei deputati di Roma ricevendo il Premio Comunicare L’Europa. Con il racconto Il coraggio di Nikolay, un viaggio nell’orrore degli orfanotrofi, vince il Primo Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti. Al suo attivo anche un’intervista al Caffè di RAIUNO
GENERI: NARRATIVA
Fonte : PositanoNews.it