Ravello, Costiera amalfitana. Ravello è già capitale della cultura . Questa sera un Santo Stefano a Ravello ricco di eventi di elevata caratura culturale. Nell’Auditorium di Villa Rufolo c’è stata la presentazione del progetto di restauro dell’affresco “Madonna con Bambino”, nella Chiesa S. Angelo dell’ospedale, un encomiabile progetto che ci ricorda molto quello delle Grotte di Santa Barbara, ci sarebbero da scrivere fiumi di parole sulle emergenze culturali della Città della Musica, sull’opera di Ravello Nostra, ma sopratutto sulla passione per il recupero dei propri monumenti da parte dei ravellesi, il parroco don Peppino Imparato, antesignano dei social network e dell’uso del web nell’Arcidiocesi di Cava de Tirreni e Amalfi , ci ha raccontato di come si era adoperato con la soprintendenza di Salerno e con le autorità tutte in Campania per recuperare alcuni monumenti, e in tal segno va l’impegno dei ravellesi che hanno sicuramente un tocco “nobile” in questo, non a caso qui il “Principe” De Curtis si sentiva di casa sopratutto nelle sue passeggiate dall’hotel Caruso al Castello Cimbrone dove ammirava lo stemma di famiglia e amava firmarsi “Patrizio di Ravello”. Durante la serata c’è stato il video “Una scultura per Totò”, dedicato al busto bronzeo di Totò, posato all’ Hotel Caruso e realizzato dal medico-scultore salernitano, Pierfrancesco Mastroberti poi la presentazione del libro “Totò e Ravello”, di Giuseppe Gargano e Salvatore Ulisse di Palma, edito da Gutenberg Edizioni e con prefazione di Alberto De Marco. Nel libro si parla in particolare del legame tra il Principe della risata e la perla della Costiera, disegnando un ritratto che si connota per umanità e generosità, rivelando l’affiliazione alla Massoneria con straordinarie foto in bianco e nero che mostrano le passeggiate di Totò su e giù per il Belvedere dell’Albergo Caruso e la memorabile frase scritta sul libro degli ospiti: “All’Albergo Caruso di Ravello, vorrei, se potessi, restare tutta la vita” Antonio de Curtis (Totò) Patrizio di Ravello.
Ha presentato le parti finali dell’evento il direttore di Positanonews, Avvocato Michele Cinque , interessante l’intervento il prof. Domenico Milito, docente di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università degli Studi della Basilicata: oggetto dell’incontro sarà il che suggella il ricordo dei trascorsi del “principe della risata” tra Ravello e la Costiera Amalfitana, con alcune particolari sfaccettature storiche assolutamente da scoprire. Di Palma ha riservato all’uditorio alcune graditissime soprese, il collegamento video-telefonico con Elena Anticoli figlia di Liliana De Curtis e quindi nipote di Totò, che ha promesso al vicesindaco Ulisse Di Palma di tornare a Ravello a metà gennaio, e un momento musicale unico e straordinario del duo “L’Una E ‘L Soul“, formato da Giusy Mansi, una giovane non vedente, apprezzata da Gianni Morandi e da Miki Criscuolo, musicista ed autore di testi di canzoni.. Per l’occasione, grazie a Positanonews, abbiamo fatto incontrare Di Palma con una delle eredi dei Bagni Internazionali lo stabilimento di Capri preferito da Totò per continuare un’ideale riscoperta del personaggio. Ad accogliere tutti il direttore di Villa Rufolo Secondo Amalfitano, questi eventi sono ulteriori tasselli a favore della candidatura di Ravello Costa d’ Amalfi Città Italiana della Cultura 2020 che proprio lui sta seguendo.La serata si è conclusa al Duomo di Ravello, alle ore 19, con il Concerto di Natale del coro della Cattedrale, diretto dal Maestro Giancarlo Amorelli.
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