Vico Equense. Un cammino itinerante particolarmente intenso, organizzato dall’Arciconfraternita “Morte e Orazione” di Seiano, per…
Vico Equense. Un cammino itinerante particolarmente intenso, organizzato dall’Arciconfraternita “Morte e Orazione” di Seiano, per l’organizzazione della tradizionale e triennale processione del venerdì Santo in cui vengono raccontati i diversi momenti che anticipano la Morte di nostro Signore Gesù Cristo.
Il programma dell’edizione 2018 si articola con “la cattura del Signore nell’orto del Getsemani”, durante la quale il corteo viene aperto dal rullo dei tamburi e dagli squilli di tromba che riecheggiano lungo le nostre strade, inizio sancito anche dallo sventolare del vessillo “S.P.Q. R.” brandito da un centurione romano; “Il Processo e la flagellazione di Cristo”, parte che illustra agli spettatori gli altri simboli del martirio, tra cui il servitore di Pilato; “la Crocifissione” con la Veronica e l’esposizione del sudario; “L’Angelo con il calice ed il Cristo morto”, con la statua del Figlio di Dio, addobbata con fiori e luci, che viene attorniata dai quattro personaggi principali: Anna e Caifa, Erode e Pilato, che vengono preceduti dalla banda musicale e dal coro delle voci bianche e seguiti da Giuda Escariota; “L’antica statua dell’Addolorata”, il cui corteo è seguito dalle pie donne, dai confratelli e dal popolo, fase che sancisce la conclusione della processione.
«La Processione Triennale del Cristo Morto, evento assolutamente unico di raccolta spirituale che si ripete da circa 150 anni, viene celebrata solo ogni tre anni a causa delle ingenti spese che sono necessarie per la sua realizzazione, tra cui i costi che comprendono il fitto dei costumi d’epoca, dei 14 cavalli e il coinvolgimento della banda musicale”, commenta Gianfranco Cilento, priore della Arciconfraternita “Morte e Orazione” di Seiano.
“Come di consueto” – conclude il priore – anche quest’anno la Processione avrà inizio al calare della sera del Venerdì Santo, partendo da Seiano, percorrendo la statale Sorrentina e raggiungendo il centro cittadino di Vico Equense, attraversando così per ben due volte la sua piazza principale. Al rientro, a ciascun componente del corteo sarà inoltre assegnata una fiaccola ardente che, grazie alla combinazione con le altre fiamme, andrà a creare uno scenario molto suggestivo che anticiperà la fine della sacra rappresentazione, sancita da un discorso pronunciato sulle scale della bellissima chiesa parrocchiale di Seiano, l’unico rimasto fra tutti quelli che, un tempo, si tenevano nelle varie chiese di Vico Equense».
Fonte : PositanoNews.it