Google appare oggi con il Doodle di Virginia Woolf per celebrare i 136 anni dalla nascita.
Nell’aprire, compaiono una serie di post in cui si racconta la biografia e le opere, ma nessuno cita la sua presenza in costa d’Amalfi, a Ravello. A villa Cimbrone una serie di intellettuali ed artisti inglesi appartenenti al gruppo di Blomsbury, di cui tra i fondatori il fratello di Virginia, Thoby Stephen, trascorsero varie estati dal 1905 all’inizio della seconda guerra mondiale. Tra i giardini pensili della villa di Ravello si discute e se ne influenza la letteratura, l’estetica, la critica e l’economia, come anche il femminismo, il pacifismo e la sessualità umana. Il nome Bloomsbury è preso dal quartiere londinese ove si incontravano, anche residenza della famiglia di Virginia.
da Wikipedia. Sebbene principalmente conosciuto come gruppo letterario, con Virginia Woolf come esponente più famosa, i suoi aderenti erano attivi in diversi campi di arte, critica artistica e insegnamento:
- Letteratura, critica d’arte, saggi biografici, studi sociali: era il principale campo di competenza di Virginia Woolf, E. M. Forster, Lytton Strachey, Clive Bell, William Plomer e Laurens van der Post.
- Arti plastiche: rappresentate (tra gli altri) dai pittori Vanessa Bell (che si era sposata con Clive Bell nel 1907), Duncan Grant e Dora Carrington, e da Roger Fry (famoso anche come critico d’arte e teorico). Prima della fine della Prima guerra mondiale a Charleston, il luogo in cui Vanessa Bell e Duncan Grant passavano la maggior parte del loro tempo, si era in un certo modo sviluppato il centro specializzato in arti plastiche del movimento Bloomsbury.
- Economia: l’economista John Maynard Keynes ed il marito di Virginia Woolf Leonard Woolf pubblicavano principalmente opere non narrative nei loro campi di competenza, mentre Desmond MacCarthy era famoso come critico.
- Musica: nel gruppo c’era anche un musicista: Saxon Sydney-Turner.
Le arti dello spettacolo erano sottorappresentate nel gruppo, come se non compatibili con gli obiettivi dello stesso: per esempio la moglie di John Maynard Keynes, Lydia Lopuchova, che era stata prima ballerina nei Ballets Russes, era considerata come estranea da molti suoi esponenti; anche quando Angelica Garnett, Vanessa Bell e la figlia di Duncan Grant decisero di intraprendere una carriera nello spettacolo il loro collegamento con Bloomsbury passò in qualche modo in secondo piano.
C’era una grande sovrapposizione fra Bloomsbury e quelli che contribuivano e supportavano il più formale e organizzato Omega Workshop(s), fondato da Roger Fry qualche anno dopo l’ingresso nel Bloomsbury Group nel 1910: per esempio Nina Hamnett apparteneva ad entrambi. Bloomsbury aveva forti legami anche con Rupert Brooke ed i suoi Neo-Pagani – l’intagliatrice Gwen Darwin e suo marito, il pittore francese Jacques Raverat facevano parte di entrambi; la sorella di Gwen era moglie del fratello di Maynard Keynes Geoffrey, il cui entusiasmo per William Blake portò Gwen a creare un balletto basato sulle sue incisioni di Giobbe, che venne composto dal suo cugino di Wedgwood, Ralph Vaughan Williams.
Bloomsbury rimase un gruppo molto esclusivo e con stretti legami interni, simile all’indole dei suoi esponenti. I membri erano fortemente critici verso i periodi Vittoriano ed Edoardiano nelle loro costrizioni religiose, artistiche, sociali e sessuali, sebbene, come fra gli altri dice Angelica Garnett nel suo libro autobiografico Ingannata con dolcezza. Un’infanzia a Bloomsbury (Deceived by Kindness), anche loro non se ne liberassero mai completamente. Il Bloomsbury Set potrebbe certamente essere considerato come un gruppo ristretto, incluse le conoscenze, come Lady Ottoline Morrell, il cui possedimento di Garsington senza dubbio divenne un altro centro di Bloomsbury, dove i Bloomsberry si mischiavano ad altri artisti ed intellettuali dei loro giorni.
Un altro tratto caratteristico di Bloomsbury era (naturalmente non così fuori dal comune nell’Inghilterra di quei giorni) l’amore per l’Europa meridionale, soprattutto concentrato su Italia e Francia, ma anche Grecia.
Il gruppo appariva certamente come un luogo tranquillo e ospitale per molti dei suoi membri omosessuali e/o bisessuali: quasi come regola, gli aderenti a Bloomsbury avevano relazioni con più di un partner, per lo più di entrambi i sessi.
Negli anni venti la reputazione del gruppo era abbastanza stabilita da far sì che i suoi manierismi e cliché fossero oggetto di parodia.
Prima della fine della Seconda guerra mondiale un certo numero delle residenze del gruppo nell’area di Bloomsbury era stato distrutto dalle bombe, e Virginia Woolf si era suicidata. I giorni d’oro del gruppo erano ormai finiti, sebbene in luoghi come Charleston lo stile di vita Bloomsbury continuò ancora per decenni.
Il gruppo è ricordato piuttosto per gli apporti individuali degli artisti suoi membri che per qualche risultato comune. Sin dagli ultimi decenni del XX secolo, sono le complesse relazioni interpersonali all’interno di Bloomsbury che attraggono l’attenzione di studio anche a livello accademico.
Nel cinema
I membri del Bloomsbury Group (in particolare Vanessa Bell, Duncan Grant e Virginia Woolf) sono i protagonisti di una miniserie in 3 puntate prodotta e trasmessa dalla BBC nel 2015, dal titolo Life in Squares.[3]
Virginia Woolf è stata interpretata sul grande schermo dall’attrice australiana Nicole Kidman nel film The Hours. La performance ha ottenuto critiche molto positive e la Kidman ha vinto l’Oscar, il Golden Globe, il BAFTA e alcuni dei premi più importanti nel campo cinematografico.
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